21 dicembre 2007
20 dicembre 2007
Il canto di un felino
al solito amor patrio, ma era obbligatorio.
Non per nulla, manichini svuotati dalle loro frustrazioni
tanto da essere pronti ad una implosione, ci avrebbero portato
oltre al sistema riorganizzativo.
Ancora e poi ancora, sarei rimasto a pensare.
La vista si affievoliva, la fronte si imperlinava di sudore,
la giungla di pensieri si infittiva e
armarsi del più grosso macete non sarebbe servito a nulla.
Malgrado ciò, sarei riuscito a svolgere il mio
amaro lavoro, nella mia terra,
sarei riuscito forse nel tempo, a liberarmi da quella
schiavitù opprimente che sarebbe stata la nuova molla
o la catena che mi avrebbe portato alla riscoperta delle mie
nascoste o assopite capacità.
Eccomi allora pronto a prendere una decisione,
ricorrendo al coraggio di chi lascia ciò che sa per andare alla ventura
in quella giungla di pensieri in un felino mi sarei trasformato
armato dei sui artigli più aguzzi avrei fatto cantare quelli rubavano.
19 dicembre 2007
Polifemo Eroe Siculo /
Io sono Siciliano e Polifemo era il nostro antico Baluardo, contro tutti i conquistatori di un tempo, anche loro interessati agli "Oli"....... d'ulivo si, ma sempre "Oli".
Fu l'unico a tenere testa alla Super Potenza di un tempo..... era orbo è vero, ma non per natura....era semplicemente accecato dall'ignoranza e dalla cupidigia come tutti coloro che hanno fame, e pur essendo le sue forme giganti, che erano il risultato di una forza immane che il mio antico popolo mostrava....venne privato di quell'unica vista di cui era dotato............dalla furbizia del Presidente dei conquistatori d'OLIO, che si prese gioco di lui mentre lui "dormiva". Poveretto era così certo e sicuro che "nessuno" avrebbe dato la su stessa vita per continuare ad avere quell'Olio che lo tenne in casa con lui.....e nell'impeto collerico finale lasciò comunque bellezze paesaggistiche da togliere il fiato http://www.foto-sicilia.it
Who writes so much evil of Polyphemus to compare an object as dull TV .....
I am Sicilian and Polyphemus was our ancient rampart against all conquerors of the past, they too interested in "oils "....... Olive yes, but always "oils.
It was the only head to keep the Super Power once ..... Was blind is true, but not by nature .... was simply blinded by ignorance and greed as all those who hunger, and although its forms giants, which were the result of an enormous force that my old people showed .... Was deprived of that unique view of which was equipped ............ By smart President, conquerors of OIL, who took game while he "slept". Poor, was so certain and sure, "everyone" would have on the lives, to continue to have that oil, which kept him at home ..... In the final impetus to anger, however beautiful landscapes left breathtaking http://www.foto-sicilia.it
However in his being rude and barbarous, was the only one, though blinded in one single view, drove away, the conqueror of oil ....
So, have respect, you that the comparisons to a TV, and most importantly, learn to recognize the "Sicilian" Polyphemus, in a surge of anger drove the conqueror though blind ....
Be careful conquerors, the Sicilian people, it is always the case, it seems to bend to the will of the powerful and then with a flash disarciona who wants to ride ..... We have learned, too many abuses ...... ......... and too many achievements and especially from too many conquerors
13 dicembre 2007
Santa Lucia
Forze di una natura nascosta,
sonni ancestrali che si accavallano
aromi che si protendono in aria senza estasiare
voci che aleggiano in corridoi stretti ed angusti,
echi di anime impegnate a purgare le loro colpe.
Questa è la mia solitudine, sapere di essere su un piano astrale che non mi consentirà più di scoprire cosa la via più giusta può dare al mio essere.
12 dicembre 2007
Stringhe e corde.
Io voglio, semplicemente, sperare in una quasi totalità d'effetti o in una unicità di
affetti per slegare i nodi.
Ormai sento la sincronicità degli eventi come archetipi di un mondo lontano.
Fermarmi non concependo ciò che il mio stesso
integralismo avrebbe potuto captare, la velocità di aggregazione
simbionte ad un'altra classe sociale diversa da quella di un
ingresso alla mia stabilità economica.
Cogliendo soltanto quello che si può fare per semplice sviluppo di
Amore.
10 dicembre 2007
La cosa più importante
09 dicembre 2007
09 novembre 2007
Cosa pensare
Sono sempre più convinto che la troppa libertà di pensiero porta ad avere una degenerazione dello stesso, quindi posso semplicemente sperare che nel momento in cui lo sbaglio va ripetuto è solo perché la generazione dell'errore è la rivisitazione di un percorso che precede la paura.
26 ottobre 2007
Agli scritti di mia sorella
Anche nelle migliori delle
Realtà, ci sarebbe stata
Musica celestiale che riporta ad
Epoche antiche e paradossali diventate ormai,
Litanie di parole che
Incalzano sempre più nella
Totale speranza di poter trovare
Amore.
12 ottobre 2007
Riordino
11 ottobre 2007
Moneta
che passa di mano in mano senza
sapere in quale tasca o cassetto, si andrà a fermare.
Sono come un soldo e come tutti i soldi
mi sento senza nessuna importanza.
In qualsiasi posto mi trovo, mi sento in un deserto,
sento che il tuo pensiero mi circonda come
un vento fortissimo che alza
sabbia, mi colpisce in modo violento penetrante
e mi riempie di piccoli granelli che non vanno via.
Polveri che si sistemano a mo di corazza e che mi
rendono duro quasi a sembrare un marmo………..
senza sentimenti e amori……….
Mi sento così, come una moneta,
arida e inutile se non per il significato stesso
che gli uomini le danno.
28 settembre 2007
Venature da scaldare
volte aiuta.............................................
ti fa rimanere indifferente agli strattoni che ti da
la vita, ti fa incontrare persone che prese dallo scoramento
cercano in tutti i modi di svegliarti dal torpore,
gli stessi si buttano a capofitto abbandonandosi perdutamente
su quel cuore per scaldarlo fino a farlo
fondere per tirar fuori dalle venature di quel gelido marmoreo
il calore che c'è dentro....................
06 settembre 2007
Tormento
amore è semplicemente
non riuscire a
tenere le cose dentro, come
idee e frasi fatte ed è proprio questo
non avere la sicurezza di pensare senza
oltraggiare a spingerti avanti come un automa.
Asfissia
dedalo di vie, che sarebbero state il
residuo della mia prima
idea razionale su quel mistero chiamato
amore, semplicemente perché le cose
normali mi avrebbero portato alla
asfissia della passione.
05 settembre 2007
Un amore lontano
04 settembre 2007
Paura
Qualche volta me ne sento sopraffatto, ma non potrei viverne senza.
La accetto e non la rinnego, la mantengo in uno stato di quiete,
la faccio semplicemente cadere in un pensiero da insignificante e la modulo
in modo tale da avere qualche guizzo di coraggio che in genere rimane persistente
fino ad appagare il mio desiderio di onnipotenza.
10 agosto 2007
Fine staggione
chiddu ca vogghiu è sapiri
u disiu di na stidda chi casca,
u pirchì s'adduma na luci n'ta l'occhi
di na fimmina di nautru munnu.
Idda ca puru non parrannu
a me stissa lingua si sforza d'amarimi,
commu nuddu avi saputu fari finu a stura,
l'amuri ca sulu na fimmina 'nnamurata poti,
pi essiri matri di du figghiu ca non pozzu aviri..........................
L'Amore del mio amico Nunzio
01 agosto 2007
na notti
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 8
Gli piaceva tantissimo quello che scriveva lei dalle lontane terre in cui era andata a rifuggiarsi per non pensare più a lui ma non serviva a molto................ Era rilassato Giosuè quel sentirsi non sentirsi era come un'altalena che non riusciva a farlo smettere di sognare..............e faceva della realtà fatta sogno la quotidianità per la quale si era tanto battuto.......................AMAVA ed era felice di farloBreath of life.
If we want the dream come true, we must be true to the dream, but all this will only be meaningful if there are dreamers who respond and make the dream come true.
15 giugno 2007
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 7
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 6
05 giugno 2007
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 5
04 giugno 2007
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 4
Stavano assieme e bevevano qualcosa di forte avevano deciso di fare un corso da Sommelier ma alla fine il costo eccessivo aveva fatto cedere alla tentazione di partecipare Luis nel paese vicino ed aveva fatto in modo che anche Giosuè rinunziasse.......
17 maggio 2007
Demoni
02 maggio 2007
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 3
Quella sua di ritirasi in un piccolo centro non era sicuramente il non amare la moglie, ma l'odio per il suocero che in qualche modo al solo stargli vicino gli cambiava la vita.
Aveva percezione, che la la sua cattiveria venisse fuori, dando il peggio di se. Quando era con lui e la compulsione a trovare altre persone che lo circondassero per farlo zittire era irrefrenabile diventava appiccicoso ed intollerante come a volere praticare il mobbing di quel tizio che tanto detetestava.
E poi il paesello, la libertà di scelta per persone con cui scambiare opinioni e commenti su tutto ciò che gli accadeva nella grande città e poi c'erano loro le donne che gli rendevano la vita più felice femmine di tutte le età e di tutte le razze che erano li a sua piena disposizione donne che gli davano piacere fisico e piacere intellettuale o entrambe.
Erano loro quelle da cui Giosuè scappava, le donne con cui si poteva dialogare, era come essere prigioniero in un lager nazista e combattere contro la fame mantenendo la propria dignità.
23 aprile 2007
Scusate l'iterruzione del racconto
Forse uno dei pochi che rispettava la mia eccentrica personalità.
Mi mancherà tanto..............................................
A partenza i me ziu
ciauru di gersuminu iancu e di calia a ddu botti,
sonu di campaneddi d'argentu appinnuti o santu.
E poi u tammuru che batti e a grancascia ca
chiama all'adunata di musicanti.
Santi d'austu ca fannu turnari i famigghi
oncantu ca puru niuru, fannu
veniri genti puru i luntanu......
Di chistu mi ricordu caru ziu
di commu mi trattasti e di commu
misuravi u rispettu cu tutti.
Ti vogghiu beni e ie sicuru
ca to partenza sarà pi tutti na cosa brutta....
Un to niputi............................
11 aprile 2007
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 2
10 aprile 2007
La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 1
02 aprile 2007
Sorrisi
14 marzo 2007
I QUATTRU I VULCANU
mammalucchi taliannu dda rina niura
e ddu mari azzurro, mi puteva veniri
u spinnu di scriviri di ddu bagnu fattu
e setti i sira tra barchi e surfuru giallu
ca spicca macari i notti.....
Puteva mai pinsari chi d'acqua tepida
di prima sira mi puteva ristari n'to cori
e chi senza tuvagghi e du muturina scassati
avissi putu pinsari che chidda avissi statu
l'urtima vacanza libira di passari senza pinseri
commu i quattru i Vulcanu.....
Tra chiappiri, munnizzari ca nun c'erunu e genti
ca ta tratta commu un re senza mi ti canusci....
04 marzo 2007
01 marzo 2007
Piove!
26 febbraio 2007
Scusami
13 febbraio 2007
Non c'è mai niente da fare.
E' un periodo in cui mi sento più vivo che mai controllo quasi tutte le mattine di essere io padrone della mia vita e mi sento un po' attonito dai comportamenti della gente....
Persone, in grandi città, non in grado di stare alla stregua, con piccoli borghesi di provincia, che pur stando assieme in quattro e smontando le ruote di un cassonetto della spazzatura vedono se stessi come enormi esseri benevoli che distruggono l'ATO in piccolo e con il loro piccolo modo di fare reagiscono ad una tardiva essenza del "non c'è mai niente da fare".
Ormai riposa
18 gennaio 2007
Sussulto lento
15 gennaio 2007
taublu
Nell'antico Egitto il blu era opposto al rosso ed era considerato il colore dell'introspezione e dell'infinito, era anche la tinta della pelle del dio dell'aria Ammone.
In tutto l'Occidente il blu è considerato come colore che dà serenità e invita alla calma, simboleggiando l'evasione e la pace.
Come si può notare è una parola che lo precede è tau che rappresenta l'ultima lettera dell'alfabeto fenicio, poi trasformato dai greci ed oggi rivive nella lettera T ma mi è venuta in mente dal magico quadrato di Sator.
Infatti, analogamente ad un quadrato magico numerico (la somma delle cui caselle è costante in ogni direzione), tale quadrato di lettere mostra affascinanti e complesse simmetrie. Ecco lo schema nella versione più frequente:
Questo celebre quadrato è formato da cinque parole di cinque lettere ciascuna. Poste una sotto l'altra, possono essere lette da sinistra a destra, da destra a sinistra, dall'alto in basso, dal basso in alto, e la parola della terza riga, tenet, letta a rovescio, rimane identica. Se, poi, si scrivono tutte e cinque le parole una di seguito all'altra (rotas opera tenet arepo sator), la frase risultante può essere letta ugualmente bene anche in senso contrario, costituendo, quindi, un palindromo.
Questo strano quadrato è stato rinvenuto in molti luoghi europei, sia citato in antichi testi e sia raffigurato su antichi monumenti. Numerosi studi sono stati condotti sull'origine e sul significato di questa formula. In un primo tempo si credette un'invenzione medievale, perchè tutte le fonti conosciute non erano anteriori al VI secolo. Ma nel 1868, tra le rovine romane di Cirencester (l'antica Corinium), in Inghilterra, si rinvenne il quadrato graffito sull'intonaco di una casa databile tra il II ed il IV secolo d.C. Si pensò che la formula fosse stata una cruces dissimulatae, ovvero un artificio dei primi cristiani per adorare la croce in forma appunto dissimulata.
L'ipotesi parve trionfare nel 1926 per merito di Felix Grosser, pastore evangelista, il quale trovò che le venticinque lettere del quadrato possono essere disposte in modo da formare le parole PATERNOSTER incrociate, fra una A ed una O, corrispondenti latine dell'Alfa e dell'Omega greci, principio e fine di tutte le cose. Inoltre, nel quadrato stesso, le parole TENET formano una croce, e la T ad ogni estremità può essere interpretata come come una lettera greca tau, anch'essa simbolo della croce. Infine, ai lati di ogni T appare sempre una A (alfa) ed O (omega).
Anche lo scoglio della parola AREPO, che non esiste nel latino, parve cadere. Così ne scrive Giuseppe Aldo Rossi: "Si scoprì che nelle Gallie una certa misura di superficie, in tempo di dominazione romana, veniva chiamata sia semiiugerum, sia arepennis, dal nome del carro arepos, impiegato per lavorare il terreno. Niente di più semplice che il celtico arepos diventasse per i latini arepus. Come controprova, dalle pagine di una Bibbia greca del XIV secolo, dovuta ad un monaco bizantino, balzò fuori una traduzione del quadrato, dove alla parola AREPO corrispondeva il greco arotron (carro). Intendendo allora arepo come un ablativo di strumento, si otteneva: "Il Seminatore, col suo carro, tiene con cura le ruote"; intendendolo, invece, come un dativo d'interesse: "Il Seminatore, inteso al suo carro, tiene con cura le ruote". Altri, invece, hanno proposto differenti chiavi di lettura. Ludwig Diehl, ad esempio, ritenne che il quadrato dovesse leggersi in modo bustofredico (cioè a serpentina): sator opera tenet - tenet opera sator (il seminatore possiede le opere, ovvero Dio è il Signore del creato). In conseguenza di tutto questo, si concluse che il quadrato aveva un significato cristiano, che era stato composto nel III secolo e che la zona d'origine poteva essere la Gallia.
Successivamente, tra il 1932 ed il 1933, furono scoperti altri quattro quadrati a Dura Europos, anteriori al 256 d.C., anno della distruzione della città. Ma la scoperta più importante avvenne durante gli scavi di Pompei. Nel 1936 Matteo Della Corte, l'insigne studioso dei graffiti pompeiani, lesse un esemplare integro, graffito nella scanalatura di una colonna della Grande Palestra, accanto all'Anfiteatro. Un altro, mutilo, era stato scoperto il 5 ottobre 1925 nella casa di P. Paquius Proculus, sulla via dell'Abbondanza, ma egli non si rese conto che si trattava del medesimo testo.
Dopo queste scoperte, il quadrato venne anche chiamato latercolo pompeiano. La presenza del quadrato nell'antica Pompei poneva nuovi interrogativi. In primo luogo non vi era prova dell'esistenza del culto cristiano, ma soprattutto veniva a cadere l'interpretazione delle A e delle O come alfa e omega: essendo queste lettere greche entrate nella simbologia cristiana in seguito allo scritto profetico dell'apostolo ed evangelista san Giovanni (Apocalisse 1, 8, 21, 6 e 22, 13). Ebbene, la diffusione di quel testo nell'Italia centrale e meridionale non poté avvenire prima del 120-150.
Alcuni studiosi, come Carcopino, hanno voluto comunque salvare l'ipotesi cristiana ipotizzando che i quadrati pompeiani siano stati incisi da antichi scavatori in un'epoca posteriore all'eruzione; ma ciò contrasta con le risultanze degli archeologi, che hanno trovato intatti gli strati di sedimenti al di sopra dei graffiti. Oltre Pompei, in Italia il quadrato si trova in parecchi altri luoghi: tra i casi più interessanti la Cattedrale di Siena ed anche Sermoneta, dove il palindromo assume una curiosa struttura circolare. Anche in numerose località europee è possibile rintracciare il quadrato su qualche monumento. In Francia: nella chiesa di San Lorenzo di Rochemaure; in una vecchia casa di Le-Puy; nei castelli di Chinon, di Jarnac e di Gisors. In Spagna a San Giacomo di Compostela, celebre meta di pellegrinaggi medievali. In Ungheria graffito su una tegola di una villa romana di Aquincum, l'odierna Altofen (la vecchia Buda).Dato che alcune delle località dove è stato rinvenuto il quadrato furono possedimenti templari (ad esempio Gisors e Rochemaure), la prof. Bianca Capone, sulla base di attenti studi e personali ricerche, ha ipotizzato un legame fra il "Magico Quadrato" ed il famoso ordine religioso-militare dei Templari: sembrerebbe, infatti, che gli antichi cavalieri. probabilmente depositari di preziose conoscenze esoteriche, usassero tale simbolo per contrassegnare luoghi particolari o per trasmettere nascoste informazioni cifrate.
Questa assonanza tra pacatezza ed essere tenutari di un esoterismo medioevale mi affascina così tanto che ho deciso di adottarmi con questo nome sulla rete...
10 gennaio 2007
Stati e condizioni
Come potere essere legati al mondo se è il mondo stesso a non essere interessato a te, a non volerti più, a digrignare i denti più forte di quanto si possa fare per farti sentire il rumore che fanno, a non darti nemmeno la possibilità di farti sperare in una miglioria, perché dove sei messo, è uno scuro fitto, fatto di nulla e di paura nel chiedere di far rispettare i propri diritti.
09 gennaio 2007
Un fiato al cuore
Mi sento in bilico come un equilibrista su una passerella, che pur fata di roccia purissima, sembra fragilissima come la musa che mi affianca e mi fa sentire in un ambiente surreale accompagnando la mia discesa a picco tra cielo e mare.
Vedo in lontananza un branco di cani che si accoppiano selvaggiamente, e mi fanno ripiombare in un profondo Sud dove la paura per la stessa natura incontrollata, ti blocca, ti fa tornare indietro, e ti fa ritrovare nuovamente nel mondo reale dove ti rendi conto che la disperazione prevale sulla bellezza del posto e dare un taglio alla vita è facilitato dalla conformazione della natura stessa.
Nel mio andare, mi colpisce di nuovo una chiesette costruite a ridosso di vecchie fabbriche, di sicuro messa li a raccogliere più danaro e poi ecco il Tono nuovo modo per un siciliano dominato dai normanni di indicare le onde che sembrano proseguire la loro corsa sui teli delle barche tirate a secco.
Ed è in questo paradisiaco apparire che mi sento completamente, soggiogato da un fiato al cuore, che mi fa trasalire al pensiero di poter stare romanticamente pensoso a guardare le nubi da una rupe con occhi inespugnabili che guardano il nemico venire da sud.
05 gennaio 2007
Affacciarsi per vedere il tono
Mi fanno sporgere da un parapetto e mi dicono: "ci sporgiamo sulla spiaggia del TONO". La mia mente subito riferisce quel nome ad una storpiatura linguistica che indica le vecchie tonnare prominenti la riva..........Ebbene no ecco che cercando tra le cose acchiappate qua e la in questo oceano inesplorato di internet viene fuori una cosa molto bella, leggete voi stessi:
Tòno a. fr. tun onde ingl. tune , mod. ton:=lat Tònus dal greco Tònos che propr. vale distendimento, tensione m. dal gr. radice di Teinò sscr. tanomi disteso (v. tendere): onde nacque l' idea
Quindi probabilmente hanno lasciato questo nome inquietantante alla mia mente i francesi................ che ne dite....... fatemi sapere
P.S. la meraviglia di cui sto parlando è Milazzo!!!!!!!!!!!