La mitologia greca su questa isola situava le fucine di Efesto, dio del fuoco e fabbro che aveva per aiutanti i Ciclopi. Ma è il nome che i Romani hanno dato al dio, Vulcano, che è stato dato all'isola.
Dare spazio alla poesia è punto di unione per chi vuole vivere "l'altro quando" delle Eolie e di cui Vulcano rappresenta la porta del suo arcipelago.
Vertice di una piramide
cresciuta al sole,
dal ribollire
della terra.
Armi sepolte sui suoi fondali.
Fucina ormai spenta,
per dare
riparo a naufraghi,
che sempre
meno navigano il mare.
Tempesta shakespirana
che toglie
il lume della ragione.
Effluvi.
Tutto questo testimonia la sua presenza.
Forza tangibile di un essere,
che da divinità incontrastata,
si abbandona agli uomini,
stanco di essere distruttore,
diventa creatore del nostro essere Siculi.
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