Guardo questo mare
affacciato da quel cielo
e i pensieri si intensificano.
Speroni di nubi percuotono
i fianchi delle colline
e alle spalle sento quelle montagne
con i piedi nel mare,
tumultuare di eruzioni mai avvenute.
Lische di pesci si arenano ai miei piedi
e conchiglie dai colori smunti e bitorzolute mi appagano.
Ma a nulla varrebbe tutto quello che incrocio
se e solo se la foce di ogni fiume della
legione dei più che mi si cumula dentro di me,
non sbocchi nel mare del tuo cuore o musa.
Solo tu mi dai pace...
solo per te torno.
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