Alcune volte mi guardo dentro
e vedo la mia solitudine che
mi lascia al freddo.
Il mio cuore adesso si è congelato.
Era un caleidoscopio di colori
adesso non c’è bisogno di anestesia,
per strapparmelo via dal petto.
Il freddo mi invecchia le mani
a forza di toccarlo,
a forza di cercare di farlo ripartire
di scaldarlo.
Il tuo silenzio gelido mi opprime.
Solo una parola mi farebbe risorgere
come fenice dalle mie stesse ceneri,
bruciandomi completamente per poi prendere il volo.
Nessun commento:
Posta un commento