I giorni in cui ero vivo,
volevo essere visto a tutti
i costi, come se le esistenze
di coloro che mi vivevano attorno,
dipendessero solo e semplicemente
dal mio "essere".
Pur lottando tutti i giorni non riuscivo.
Mi disperavo ed al culmine del mio
vagabondare capii,
per essere il migliore tra i visti,
dovevo cambiare stato,
vibrare di piccole armonie
con gente che all'apparenza
non aveva significato.
Entrare così in sintonia con questi
invisibili, che la stessa essenza,
giustificava la riuscita del mio desio.
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