24 novembre 2006

Siciliani al lavoro

Mi bolle dentro il sentire qualcosa di negativo del posto in cui vivo,
ed è come se la mia terra quasi non mi volesse.
Sono consapevole della mia giovane età,
della mia voglia di fare cose nuove ed interessanti
che in altri ambienti sarebbero riconosciuti sicuramente,
voglio essere tenace e cercare di non scappare.
O forse non serve a nulla lavorare onestamente?
Il mio animo è volto al futuro che non sono riuscito a crearmi,
ad una pseudo famiglia che non riesco a formare.
Forse l'essere considerato bene da tutti
e pagato male da uno solo mi costringerà ad andare
in un paese dove la maggior parte della gente
non ti vede nemmeno, dove non hai radici
e non sei parente di nessuno.
Alla fine, la stanchezza mi assale la mente che si mette sulla
difensiva, non facendomi produrre più nulla di nuovo
ma solo cercando il modo di sopravvire un altro giorno in una terra
in cui nulla è fatto a caso,
dove le persone non hanno futuro non solo per regola grammaticale.

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