25 marzo 2012

Tra luce e buio

Scrivere è un'attività pericolosa, una perenne lotta con i lati oscuri del proprio essere, è indispensabile eliminare le tossine.
Alcune volte mi sveglio di botto e scrivo di getto.
Altre mi addormento sulla tastiera trovando una sfilza di frasi che non hanno senso.
Il principio è l'ispirazione ma il seguito è quella lotta tra l'invidia di trovare più intelligenza di una frase fatta che la restituzione di un lato articolato che realmente è più arguto del già fatto o già detto.
Questo è l'uomo che scrive, un rovistare continuo nell'universo "Pensiero" che non arriva.
Forse è solo per questo che di tanto in tanto inserisco Alda Merini tra i miei post.
Forse solo per Ricordare che lei nacque a Marzo il 21 per essere precisi e come l'equinozio di primavere i suoi versi svegliano sempre i miei sensi...



Onori ad Alda Merini




Io non fui originata


ma balzai prepotente

dalle trame del buio

per allacciarmi ad ogni confusione.



(Alda Merini)

24 marzo 2012

Arginare lo scorrere


Mi piace
arrampicarmi su quei pensieri
rimasti per di piu' solo
iseriti tra le
armoniche della vita che scorre.
Rimpiangendo per sempre
il sogno di averti
tutta per
anche solo un istante.

19 marzo 2012

Sognando Salina

Guardo al di qua di un cancello arrugginito dal tempo
e vedo quel mare.
Poseidone ne è il custode, sta al di la.
La vela che si gonfia con il vento.
La gente che non ti conosce e ti urta per strada.
Lingue di fuoco fatte dal sole sull'acqua quando cala.

Tutto dettato da un sogno.
Quello dell'amore vero.
E' così che ogni notte tocco la nostalgia che ho di te.
Non sciupo nulla, nessun attimo passato insieme.
Nessuna paura, nessun imbarazzo, nessun rimprovero, nessun pentimento.
Nulla.

Solo il tuo pensiero 
goccia dopo goccia,
tutto scivola su quel cancello 
da cui getto lo sguardo e rimane solo il mare.

08 marzo 2012

Pensieri Bohemien


Il mio cuore ungherese non grida mai,
non si arrabbia con nessuno.

Pensa al suo amore,
alle cose che posso perdermi
in una Firenze di altri tempi.

Ai ritmi tribali che si trasformano in valzer Viennesi.
Ad ori di ponti vecchi e vecchie scarpe comode.

Pensieri bohemien che vengono fuori dal coro,
ingoiano lussuria ed amore allo stesso tempo.

Sono certe le equazioni della mia anima,
che non tornano più.
Come sistemi a più incognite sono ormai
irrisolvibili, quindi devo togliere variabili.

Variabili di un'anima che sogna.

05 marzo 2012

Swordfish's soul




In a white room with hammocks made ​​of jute.
We slept cuddled.
I heard a loud noise,
I got up and went to the door.
Opening, I found myself in front of a pier made ​​of stone.
There was a big swordfish.
Struggled and people were trying to hit him ...
They wanted to kill him ...
The sword was long,
was turning on itself,
he fought.
It became increasingly difficult,
asphyxiation ...
Water ...
I'm tired.
You called,
I turned.
I looked into and you cried,

I was the swordfish and I was already dead.