28 luglio 2009

Amore sulla mia mente/ Love on my mind


Lavoro ancora ma il mio pensiero è solo tuo,

voglio che mi porti a vedere un posto,

che mi lasci incantato e senza fiato.

Portami dentro il tuo cuore,

fammi toccare l'anima.

Voglio solo te, null'altro.

Dammi tutto ciò che in amore non si può elargire,

senza mezze misure, chiedimi tutto l'amore che riesci a contenere.

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I'm working, but my unique thought, is for you,

I would like that you bring me, to see a place, that leaves me spellbound and breathless.

Take me inside your heart,

let me touch the soul.

Give me all that in love we can not give,

Without half measures, ask me all the love that you can contain.

27 luglio 2009

Al padre.....

Cercando un brivido


Come posso spiegare?

Forse parlando a me stesso.

Ma realmente, una volta che parlerò, potrò vedere di nuovo?

So soltanto, che siamo sempre alla ricerca di quel brivido, quello che non arriva.

Andiamo sempre verso l’alto, cercando l'impossibile.

Come per una collina, sempre alla ricerca di quel brivido di fresco che ci ristora,

che parta dal mignolo del piede e arrivi alla punta dei capelli.

Ci sembra di andare su, sempre più su,

senza la sensazione, che stiamo ancora gridando intorno ad un punto, senza capirlo,

senza Guardare attorno, solo per soggezione di ciò che c’è di fronte a noi.

E’ reale, riesco a sentirlo.

Quando due persone diventano una sola, riesco a capirlo.

Pensavo che non avresti mai visto l’amore che c'è in me.

Ed invece io, che non ho mai provato Amore, eccomi a vorticarti attorno.

Cambiare dopo tutto questo tempo, non è semplice.

Vivo in un ritmo dove i minuti sono lunghi, straordinariamente lunghi.

Come una pianta arsa dalla siccità mi ristoro alla sera,

quando arriva un po di rugiada che mi rinfresca, mi riprende,

mi dice di te ciò che veramente sento.

Afferrami, sto cadendo.

Vieni a me, dall’interno.

Tutto ciò che abbiamo è questa notte

continuerà ad essere così fino all’alba.

Cercando quel brivido, non capiamo

che forse l'amore vero è davanti a noi

a schiudersi come in un sogno e siamo li a guardare in alto.

23 luglio 2009

Sono Stanco di Amare/I'm tired to love




Pensieri che si sovrappongono
insieme a sentimenti che la ragione
non conosce, questo è vedere due anime
osare per raggiungere un benessere eccezionale.
Sono stanco d'amare.


Thoughts that overlap
with feelings and reason
taht none know, this is to see two souls
dare to reach an exceptionally well-being.
I'm tired to love.

15 luglio 2009

L'ombra del Re / The shadow of the King


Spesso mi incontro con la mia ombra,
ed è allora che comincio a svirgolare attimi,
trafugare e rubbare istanti all'icedere del tempo.
Mi sento come un bimbo innoccente,
che prende le anime della gente e con non curanza,
con alchemici giochi
le trasforma in cose più belle,
ridandole ai padroni come ogetti rari.
Togliendo quasi del tutto
la visione normale delle cose.

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Often I meet with my shadow
and then I start to svirgolare moments,
Rubbia and steal moments all'icedere time.
I feel like a child innoccente,
that takes the souls of the people and not curanza,
with alchemical games
turns into the most beautiful things,
ridandole to owners as rare objects.
Removing all but
the normal vision of things.

01 luglio 2009

PRIMA GERARCHIA:

1. I SERAFINI sono menzionati da Isaia (6, 2), nella narrazione della visione che costituì la sua vocazione profetica, come esseri celesti che hanno il compito di lodare e di adorare incessantemente Dio proclamandone la santità. Il profeta li descrive con aspetto umano, dotati di tre paia di ali: col primo paio si coprono il volto, per indicare l'inaccessibilità del mistero di Dio, col secondo volano, col terzo si coprono i piedi in segno di riverenza. I teologi fanno dei serafini il più elevato in dignità dei nove cori degli angeli.

2. I CHERUBINI: Nell'Antico Testamento il termine sta a indicare esseri celesti, servitori di Dio (Sal. 18). La Chiesa cattolica li ha posti tra gli angeli e se ne è ispirata per la raffigurazione simbolica degli evangelisti, basandosi sul testo di Ezechiele (1, 5-14); sono ricordati da Dante (Convivio, II, 5 e Par., XXVIII, 99) come spiriti contemplanti il Padre nella sua relazione col Figlio.

3. I TRONI sono il terzo coro della prima gerarchia degli angeli, secondo la classificazione che risale allo pseudo-Dionigi l'Areopagita. Devono il loro nome ai troni su cui siedono. Portatori della Giustizia di Dio, sovrintendono alla corretta collocazione nello spazio e nel tempo dell’elemento creato.

SECONDA GERARCHIA:

1. DOMINAZIONI: primo coro della seconda gerarchia angelica. Stabiliscono i confini entro i quali l’elemento creato potrà agire, nel pieno rispetto delle leggi statiche e dinamiche che i Cherubini hanno stabilito in precedenza. Confini entro cui la nuova creazione potrà muoversi interagendo con gli altri elementi creati, secondo un principio di generale armonia e in ottemperanza alle leggi universali.

2.POTESTA’: terzo coro della seconda gerarchia angelica. Caricano l’elemento creato dell’energia vitale più adatta alla sua specie. Praticamente formano i suoi corpi sottili, infondono il "prana", modellano l’aura che permetterà l’espressione del Sé e difendono dall’attività eversiva delle forze maligne.

3. VIRTU’: Sono il secondo coro della seconda gerarchia e rimandano col loro nome alle virtù cristiane: Le virtù si distinguono: 1. per il loro oggetto, in teologali (fede, speranza e carità, che hanno Dio per oggetto formale) e morali (che hanno per oggetto formale qualcosa di diverso da Dio; le principali si dicono cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza); 2. per la loro origine, in infuse direttamente dalla Grazia divina e acquisite con la costanza del retto comportamento; 3. per il loro fine, in naturali e soprannaturali; 4. per il loro grado, in eroiche (proprie della santità) e comuni.

TERZA GERARCHIA

1. PRINCIPATI: primo coro della terza gerarchia angelica.Sono i protettori delle manifestazioni religiose e di culto che stabiliscono e conservano i legami tra creature e Creatore; costituiscono il ponte tra la manifestazione materiale e l’essenza spirituale.

2. ARCANGELI: gli arcangeli sono nominati nel Nuovo Testamento e nella letteratura apocalittica giudaica. La tradizione cristiana vi annovera Michele, Raffaele, Gabriele e talora anche Uriele.

3. ANGELI: termine generico con cui si identifica il più basso dei cori angelici, e raggruppa in generale i militi della Milizia Celeste, cui secondo la tradizione fa capo San Michele Arcangelo Angeli e creature Celesti sono anche presenti negli ambiti delle scienze occulte, nella magia e nell’esoterismo.