29 dicembre 2010

Buon 2011

Amico Lettore
augurandoti un buon inizio d'anno
Spero:
che i tuoi progetti siano resi possibili,
che la gloria sia con te,
ed ancora, che tu possa trovare il vero amore, quello con la A maiuscola perché come dice Amado Nervo, "Il vero amore fa miracoli, perché è già il più grande miracolo" .
Ti chiederai questo perché tutto questo?
Semplice, con la tua presenza, riesci a rendere questo spazio:
intelligente, intrigante, indipendente ed inconsapevole.
Quindi dico grazie, per condividere il mio lavoro e rendere forti i già stretti legami.


Buon

Nord


Come fare i conti con un
genere di pura fantascienza.
Come pretendere che Dio ti conceda
la possibilità di scegliere,
di uscire da una delle
più antiche paure....
Il freddo, il ghiaccio,
la neve.
Tutto con un candore asettico
quasi impensabile,
afono ed insulso.
Come volere il nord assoluto
di un cielo terso e limpido.
Come uscire da questo monopolio
inutile del Nord.
Come augurare che qualcuno
cambi modo di pensare.
Come rovesciare il mondo.


Singhiozzo

Respirare immersi in un acquario
come pesci che vivono trattenendosi
di non andare a sbattere sulle pareti di vetro.
Quello è il loro spazio,
di quello si devono accontentare.
Possono trovare rifugio
in un ambiente non naturale,
in un anfratto fatto di pareti finte
e piante di plastica.....
sicuri di trovare un pò di calore
e dare sfogo alla loro sete d'amore.



28 dicembre 2010

Come un vento gelido

Sono come un vento gelido,
che penetra nelle ossa,
che ti fa sentire le crepe sulla pelle,
che ti blocca il respiro ad ogni piè sospinto.
Sono come un vento gelido,
che si infrange su un groviglio di rovi
pieno di neve.
Quel bianco cotone che a vederlo,
cela le spine.
Sono come un vento gelido,
raffreddato dalla mia anima,
continuamente alla ricerca
di un inferno
con il quale scaldarsi.

22 dicembre 2010

Namasté

Vedrò di farlo domani.Basta, con i ragionamenti sensati,
perché ci sono loro, strani individui,
con l'anima più leggera di una nuvola,
poeti, santi, naviganti
coloro che ingarbugliando
le loro vite, ogni giorno, possono ancora
essere chiamati Italiani.
Ci sono loro, a risvegliarti dal torpore
contro la classe politica, contro coloro
che gestiscono in malo modo,
contro le ingiustizie.
Gente che sanguina e pone le proprie mani
davanti al volto in segno di preghiera.
Per ringraziare salutare e dire addio.
Per oggi basta solo,
Namasté...



14 dicembre 2010

Finiu a AllaKatalla

“Allakatalla e scagghiu a cridenza” è un detto popolare nella zona del catanese. Sta ad indicare il comportamento di chi prima fa sfarzi inutili, spende e spande, e poi è costretto a comperare il pane a credito. Il termine, sempre nella cultura popolare, acquista anche significato ludico e orgiastico “chi sotto e chi sopra”: “Finiu Allakatalla, cu futti futti ca Diu pirduna a tutti”. La parola è di origine greca e non araba come musicalmente può indurre a pensare e potrebbe esprimere letteralmente “l’uno verso l’altro”.

Direttamente dal
C.S.T.B. Centro Studi di Tradizioni Popolari Turiddu Bella.

Sento

Caro suono, non ci sono difetti nel mio orecchio....
la tua immagine mi arriva come una odore,
sfuggente e seguace del profondo buio della mia anima.
Sempre come la prima volta,
non ci sono ritocchi da fare.
Come odore di mirra al levarsi del tempo che è stato,
sento come se al solstizio della nostra stella
ci siano delle nuove avventure che non tarderanno ad arrivare
Sento frammenti del tuo odore che mi entra nelle narici e mi inonda la mente.


Dedicata ad un grandissimo del Suono, L'amico Benny......

11 dicembre 2010

CEE LO GREEN - F U

Solo lui può aiutare a capire cosa voglio dire.......


per le parole




per il video


28 novembre 2010

La notte ci sei





Nei momenti di maggiore sconforto la sua ombra appare e mi trasporta nel mio altro quando.

20 ottobre 2010

Tesla genio per tutti

“I do not think there is any thrill that can go through the human heart like that felt by the inventor as he sees some creation of the brain unfolding to success... Such emotions make a man forget food, sleep, friends, love, everything.”

Nicola Tesla, di sicuro aveva ragione, ogni uomo smette tutte le sue attività se è dinnanzi alla sua creazione.
Come un prendere forma da fumi di non so quale pensiero......non succede quasi mai ma quando accade ci si ferma.....La realizzazione dei propri sogni diventa percettibile da tutti e tutti si fermano ad ammirare la Creazione.



19 ottobre 2010

Forsi non vali la pena!

Sicilia fatta di cori,
fatta di cursa,
di cristiani chi non si nni vonnu iri.
Genti chi chiànci
chi parti
chi sa ruspigghia ‘nta nautru munnu.
Genti chi si ‘nsonna la so terra,
fatta di latri e briganti....
fatta di cristaini che vonnu tuttu pi iddi
chi a megghiu pinsata eni futturi u prossimu....
Genti ca si ttrova ‘nta tuttu lu munnu
Chi finarmenti capisci chi tuttu u munnu eni paisi,
tuttu u munnu eni Sicilia.

17 ottobre 2010

Isole

All'orizzonte di quell'oceano ci sarebbe stata sempre un'altra isola, per ripararsi durante un tifone, o per riposare e amare. Quell'orizzonte aperto sarebbe stato sempre lì, un invito ad andare.
(Hugo Pratt)





16 ottobre 2010

Pace

Cerco solo un pò di pace
là dove il posto
non mi appartiene.
Naturalmente è diverso
dove tutto è più facile.
Quando sei senza volto,
senza storia,
senza lingua,
i tuoi pensieri
vanno a casa,
dove speri che vada tutto bene,
e che quando tornerai
saranno tutti li ad aspettarti.
Ma nessuno in realtà vuole correre.....






15 ottobre 2010

Mediocrità

"Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella "zona grigia" in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi."
(Rita Levi Montalcini)

14 ottobre 2010

Ercole

Un'ultima fatica
lo renderà padrone
della propria esistenza.
L'impresa che lo attende è ardua.
Invece di compiere l'omicidio,
dovrà fare l'inverso,
impiantare una nuova vita.
Accoppiarsi con una leonessa
non sarà facile.
Si prevede un contatto diretto
un avvicinamento dei corpi
tra i quali molto sangue schizzerà
dalla pelle lacerata.
Savana o Leontinoi
poco importa,
l'asprezza dell'animo
sarà avvincente, per entrambe.


13 ottobre 2010

Acqua

Nereo snodandosi dentro l'elemento acqua,
raggiunse la profondità, non sapendo
che il suo veleno era tra i più potenti.
In realtà gli serve per nutrirsi,
per cacciare.
Non lo usa per la difesa.
Si la difesa dai mortali.
Ignavi esseri che non vogliono
sentirlo parlare
se non per conoscere le sue gesta.

12 ottobre 2010

Stefania

Secondo le più
temerarie imprese il non senso
espresso, affacciandosi alla
finestra più profonda dell'io,
articolava le più alte virtù del
nostro cogliere sfumature
ingannevoli e sfuggenti.
Amare restava il solo scopo di vita.

11 ottobre 2010

Solo

Chiudo oggi con una poesia di Alda Merini.
La faccio mia solo per elargirle un tributo e per chiudere questo capitolo dedicato all'amore.









Amore,
vola da me con l'aeroplano di carta della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia.
Io sarò la chioma d'albero più alto per darti frescura e riparo.
Fa delle due braccia due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace.
Ma prima di dirmi qualcosa guarda il genio del mio cuore
è come un fiore.
Accarezzami e
come il sole cullami tra i tuoi raggi più forti.
Non farmi mai sentire solo.

10 ottobre 2010

Slabbrato





Mi sentivo come slabbrato
da un amore che mi trascinava
l'anima in un vortice
senza fine.
Erano pensieri e parole
che mi giravano attorno
ad avermi agganciato.
Trascinavano parte di me
verso il centro.
Acqua e vento colpivano
la mia mente,
senza pietà,
tirando,
tirando,
tirando sempre più forte.
Dall'altro lato invece
rimanevo agganciato al mio unico appiglio.
Era viscido,
scivoloso,
unto,
ma ho resistito.
Adesso, mi ritrovo slabbrato, ma vivo
quella burrasca mi ha lasciato.
Adesso sono quasi asciutto e
non voglio più bagnarmi.
Adesso riesco a dire Addio,
solo adesso.

09 ottobre 2010

Pioggia

Lasciare che la pioggia lavi,
strade sporche di detriti
che vengono dalla montagna di pensieri.
Stringersi alla sommità di nuove percezioni.
Analizzare la vita trascorsa e trarne beneficio.
Pasteggiare un sorso di sake caldo
che ti riporta davanti ad un temporale autunnale,
come un vecchio samurai ormai stanco
di brandire la sua katana
che si lascia andare al suo autunno
aspettando.....
In quel mezzo tempo in cui tutti
uomini normali ed animali
aspettano il peggio,
approfitto della pioggia
per lavare le strade dei miei pensieri.



08 ottobre 2010

L'amore rimpianto di Francesco.

Dopo la stessa vita passata
Ad avere ricordi e rimpianti
Non posso più fare a meno di te.
Inondato da parole e profumi
Esco e trovo tutti i sogni che mi hai
Lasciato senza chiedere nulla se non
Amandomi.




Ferita





Anche se ogni volta che si apre una
ferita sembra che il mondo
trasbordi fuori dal corpo,
queste si cicatrizzano sempre.
Ad un certo punto il cielo
diventa di colpo più terso.
Il dolore scompare,
anche se il pensiero della ferita aperta rimane.
Qua il sogno svanisce e si reagisce.
Uomini e streghe si accoppiano
per dar vita a nuovi esseri alati,
intoccabili,
inviolabili,
invincibili.
Esseri che non sentono alcun sentimento
che agisco con ponderatezza.
Pensando, sono loro, a farci capire
che il mondo gira non intorno all'amore
e che i sentimenti in genere servono solo
ad aprire altre ferite.
Allora non fermarmi adesso fammi correre.

07 ottobre 2010

Vecchie foto

Scrocchiarono le nocche
le giunture tutte, fecero rumore,
si rialzò,
la caduta fu davvero brutta,
guardò indietro ma non vide nessuno.
Guardando avanti e cercò di muoversi,
ma le sabbie mobili dei suoi gemiti
lo fecero ancora vibrare.
Con un solo balzo
qualcosa lo colpì
e la realtà che lo sosteneva
crollo.
La vide ancora una volta,
come in delle foto antiche,
sentiva la carta che crepitava bruciando.
Non era lei ma il pensiero di lei.
Non era reale ma solamente sogno.
Non era amore ma solo odio,
era solo una vecchia foto.


06 ottobre 2010

Morso

Serpente che si contorce
dentro una coppa.
Veleno che si può bere
che ti uccide piano piano.
Zanne che entrano nella carne
fanno male, atterrisco.
Insazio di vita godo della
tua presenza e mi sovviene
che anche oggi
è il non sentirti a farmi stare male.
Ma non posso più farmi mordere.

05 ottobre 2010

Myrrha

Mi svegliavo ogni notte,
sentivo dei rumori lontano,
dal buio traslucido
della stanza da letto
venivano fuori ogni sorta di pensiero.
Mi focalizzavo su uno solo
ed allora la stanza si svuotava e
si riempiva di un profumo intenso,
dolce e speziato al tempo stesso.
Entrava su per il naso,
a primo impatto bruciava,
poi stordiva.
Di nascosto alla sera aspettavo
quel risveglio,
volevo sentirlo ancora,
anche solo per un istante.
L'attesa era inebriante,
il ricordo della sua pelle,
emanava quell'odore.
Inconfondibile,
era
Myrrha.
Da antico dono
era diventato il mio tormento.
Amata così intensamente aveva lasciato
il suo profumo in quel buio.





04 ottobre 2010

Ottobre




Quando sono arrivato ero straniero,
adesso come uno straniero vado via.
La luna di carta che si alza nel cielo
mi guida sulla strada.
Seguo il suo snodarsi,
come se fosse una biscia nera.
Mi sembra di risentire il tuono
del primo incontro,
di rivedere il lampo dei tuoi occhi
quando incontrarono i miei.
Il motore cambia rumore,
mi piego quasi a toccare l'asfalto che si disfà
al mio passaggio, l'afa di un agosto è rimasta impressa sul
battistrada della gomma.
La catena stride e mi fa tornare alla realtà
pioverà e sarò completamente fradicio
in un ottobre che non vuole più scorrere.
In un buio che non mi vuole lasciare.

03 ottobre 2010

Braccialetto

Muri di ginestre
si riflettono sul mio finestrino.
Moffette, sputano l'indigerito di madre terra.
Sono tra le sabbie nere del mio vulcano,
ignaro.
Ho lasciato la mia barca in balia dei venti
per tornare da te.
Ma sbagliavo,
mi ami ed in silenzio aspetti l'altro,
per provare.
Solo urla vengono fuori dalla mia gola.
Afono il mio tormento,
diventa in un lampo
il tuo l'eterno aspettare
quel principe azzurro.
Quello che non vede il tuo ego.
Colui che abbia il tuo essere
al centro delle sue
attenzioni senza domandarsi
cos'altro tu debba provare.
Colui che, con un braccialetto,
ti incateni per sempre al tradimento.



02 ottobre 2010

Orso

Flebile silenzio,
che si contorce tra le volute di fumo
di un piccolo incensiere acceso.
Filosofia, di incomprensioni.
Correttamente la Vita da all’essere umano la conoscenza.
Lui sa, che non si può esprimere con uno stato della materia.
Incognita che è in divenire,
l'amore aiuta a dividere,
unire o manipolare.
Si,
manipolare quell'odore,
per perfezionarlo,
farlo aderire in modo netto alla pelle d'orso
che mi ritrovo cucita come un'ombra.
Perché nell'era dell'apparire
tutto serve a sembrare.





01 ottobre 2010

Esca

Ascoltare una voce,
ricordare quei mari alla
luce di Luna.
La barca ondeggia.
Va su e giù
destra e sinistra
è piacevolissimo.
Ti coccola.
Pensi che il pesce,
come sempre sia in ritardo,
ti faccia aspettare.
In realtà,
non hai più esca da usare.
Pasturare non ti servirà.
Non abboccherà mai più
al tuo amo......re.






30 settembre 2010

Nettuno

Pensieri che si mischiano
come in un brodo primordiale,
si arrampicano su dirupi come capre.
Portano su altipiani brulli, senza pascolo
da vie impervie,
accessibili solo a loro.
Difficile non confondersi,
difficilissimo affacciarsi una volta in cima.
Vertigini
Paure
Incertezze.
Guardare giù,
è come affacciarsi da un altro pianeta.
Mercurio, Urano e per finire Nettuno.
Sicuro di vedere dal suo occhio ciclopico
quello che succede già sulla Terra.
Pianeta o Dio
Buono o Cattivo.
Non si può dare ai pensieri una dimensione tutta loro
sarebbe ingegnerizzare la vita,
impazzire.
Romanticamente mi ingegno per arrivare allo scopo
mi leggono e rileggono queste righe senza
capire l'importanza che possono suscitare
senza pensare che sono qui da solo su un pianeta
che nemmeno conosco bene, e che il suo apparire
al mio orizzonte segna la mia rinascita.

29 settembre 2010

Soddisfazioni per Caso

Non si arriva per caso
Io non ci credo
Tutto questo cielo
Solo per qualche piccola soddisfazione?
Con l’amore
Che si fa sentire con il suo rumore
Dentro e fuori, prima e dopo
Mentre la vita ti sta di fianco
Tutto il lavoro
Che sicuramente non servirà
Se non per riempire il carrello
Con la tua data di scadenza
che dovrai comunque rispettare
Hb89

Queste poesie del mio amico Happy Boy 89 erano ancora inedite su questo blog.
Aspettavo l'occasione giusta per pubblicarle......

Vicino

Ero sempre vicino,
anche li dove da sola esploravi,
fino a che non hai letto
la mia data di scadenza
data in cui ero già morto.



data di scadenza 10.sett.2010

28 settembre 2010

Sole dentro

Sporco di lacrime fuori
Con la puzza del sole dentro
Senza parole buone da regalarmi
Mentre il tempo si concede tutto il lusso di cui è capace
Il sangue si difende ancora
Mentre le mani continuano
La loro abitudine peggiore
Ma è ancora presto per essere stanco
Hb89

27 settembre 2010

Sentimento

Giovane fu la strada
Che ci fece incontrare
Veloce ed assassino
Il tempo che ci unì
Preciso ed infallibile
Quel Dio che ci divise

Hb89

26 settembre 2010

Difesa



A volte la rabbia
Difesa con i denti
E con le mani
Che sanno di tabacco e fortuna
A volte che dentro di te
Ci devi stare per forza
Mentre la foto di lei
Scavalca la cornice del tuo male

Hb89

25 settembre 2010

Sole

Giochi di luce che rimangono impressi.
Trasmutando l'oro in piombo,
lascio che un raggio di sole entri
da quel foro,
illuminando un'ora precisa.
Solo così nel ghiaccio della mia razionalità
un calore soffuso si diffonde
lasciando che i ricordi
in modo totalmente autonomo divampino.
Piombo o Oro
non ricordo la formula,
ma con magica alchimia una valanga
di ricordi colpisce la mia anima.
Portandola giù, a valle, sola nel suo pensare.

24 settembre 2010

Cacciatore




Guardando fuori fui accecato da un bagliore.
Pensavo che fosse l'amore,
ma erano solo i fari di un auto.
Era lui,
il cacciatore.
Impaurito,
cercai di scendere sul fondo della mia anima.
Avevo un disagio.
Credevo di aver sbagliato,
di avere in qualche modo rivelato la posizione
dei miei pensieri più intimi.
Tremavo e solo quando fui preso,
mi resi conto.
Senza nessuno scampo ero stato tradito.
Era un venerdì come questo,unico.

23 settembre 2010

Marcire

Non sono a mio agio
a distruggere chi
non mi ha considerato persona.
Sto male.
Non fa per me.
Mi sto isolando in un mare di pensieri e ricordi
non posso perdere le chiavi del sistema.
La storia non si deve ripetere
la mia anima lasciata nuda a marcire
da sola è l'unica che deve soffrire.
Senza profumi ne aromi faccio della mia unicità
un'isola che da Borromeo è finita fino a me
in un ciclo senza fine, non voglio più
amare.


22 settembre 2010

Rimetto il disco

Non sono mai stato così.
Orgoglioso,
libero di pensare,
voglio vendere la tua anima,
come tu hai fatto con la mia.
Ma la larva a cui sono ridotto è solo fisica.
Non riesco nemmeno a provare disprezzo.
Un inconfondibile plebiscito di pensieri,
mi portano in un'unica direzione.
Solo riascoltando bene il pezzo,
che mi piace della mia vita, mi rianimo.
Allora lo rimetto e lo faccio
ancora ed ancora.
Per sentirmi bene, per respirare.....



21 settembre 2010

La baita

Essendoci,
non vedevo i particolari,
non sapevo i retroscena,
non potevo percepire i dettagli.
Rimanevo con loro
nel loro piccolo incanto
spettatore ignaro.
Restavo li ad ascoltare la
bugia del giorno appresso senza fiatare.
Il teatro che mi avevano proposto era
solo perché ci sono sempre stato
perché sono quell'uomo...

20 settembre 2010

Sablordire

Sbalordire è semplice,
basta pensare a qualcosa
di davvero fantastico ed avere
l'occasione di farla vedere alla gente
con i tuoi stessi occhi.
Sono sicuro che la magia è fatta.
Sono certo che è l'innamoramento
che è stato tanto declamato
è servito solo a farmi soffrire....
perché ho visto, con i tuoi occhi
ho ascoltato le tue parole......
Soffro.

19 settembre 2010

Rispetto

Non ci sono segreti!
Sono solo cose che non si capiscono,
cose incomprese.
I segreti sono nella mente.
Mi sembra di impazzire,
ho mantenuto il segreto,
infondo al mare,
in braccio agli dei,
aggrappato al nulla,
nei silenzi e nelle melodie,
sempre con profondo rispetto
senza chiedere mai nulla in cambio se non la verità.
Non ho mai illuso nessuno.
Di contro non sono mai stato rispettato.......


18 settembre 2010

Freddo

Una poggia battente
strappava granelli di terra.
Venivano portati via per sempre.
Guardavo.
Era il mio cuore che
si stava sbriciolando
piano piano
ad ogni sua parola.
Il freddo mi prendeva.
Ogni pezzettino che cadeva
me ne faceva sentire di più.
La passione per lei si spegneva
il suo egoismo
faceva accendere un gelo
che dal petto si espandeva.
Non guardavo più.
Non avevo più il cuore.

17 settembre 2010

Il mio credo

Rinuncio alla mia vita
ai baci
al mio cuore
..... rinuncio a te
gesto
per dichiarare l'amore...
quello vero,
quello più nascosto....
quello che ti spinge a fare la cosa giusta
quello che ti dice è lei a dovere stare bene
è per lei che rinunci......

Finirà?

....... Ho iniziato una nuova rubrica, che finirà quando il mio stato d'animo cambierà .........
....... troverò mai pace ..... non credo ....... comunque la mia condizione è sempre precaria ......
...... tra profumi a metà e gironi che fuggono sono già .....

13 settembre 2010

Silenzio

Senza pensieri mi sento morto.
Lontano.
Stanco di dominare i sensi.
Mi do vinto a questa folle corsa della vita.
Adesso,
il silenzio sarà per me regola d'esistenza.
Non voglio più soffrire,
non voglio più bugie.
Il ricordo di quel sorriso
visto di nascosto dalla mia macchina
mi colpisce come un dardo e mi incendia la mente.
Armato solo del mio pensiero
vagherò senza più amore, con la morte nel cuore.
Non voglio più vederla, incontrarla,
Amarla,
non voglio nemmeno ricordare
il calore del suo liquido piacere,
il suono del suo Dio.

Semplicemente non voglio più credere nelle sue parole.

12 settembre 2010

ALLA MENTE CHE ISPIRA
IL MIO CUORE CON ARDITEZZA D’IMMAGINAZIONE,
PIACQUE DOTARMI LE SPALLE DI ALI
E CONDURRE IL MIO CUORE VERSO UNA META STABILITA DA UN ORDINE ECCELSO:
IN NOME DEL QUALE È POSSIBILE DISPREZZARE FORTUNA E MORTE.


G. Bruno

02 settembre 2010

Melodia

La mia più grande voglia è
quella di averti tra le braccia,
accovacciata ad ascoltare il suono di un flauto.....
......magico, lontano.......
Suoni precisi,
centellinati,
come sospesi tra gli spazzi dello spartito e pronti la ad essere suonati.
Suoni che riservano alla stragrande maggioranza della gente
un semplice susseguirsi di note,
mentre per te suonano come l'amore di una celeste tolleranza di un se.
È così,
per se stessi,
una magia può durare più di ogni altra cosa al mondo,
una gioia si può diffondere nell'essenza stessa del vivere.
Più di un singolo spavento penso,
alla gente come un formarsi e riformarsi di nuvole cariche di pioggia,
penso alla gioia che si può elargire dando spazio ai sentimenti più profondi
senza dare scampo alla stessa essenza dell'essere.... è solo a quel punto che aspetto.

canto di cicala



Vorrei essere insensibile al tormento che mi può dare l'anima.
Armonizzare un rumore come se fosse suono.
Spendere le mie energie semplicemente per ascoltare altri che come me
non hanno paura di morire.
Fare correre il tempo come se fosse l'ultima cosa che faccio.
Stanco, ricadere ai piedi della stessa quercia che mi ha ospitato.
Ricordare, anche se non sono stato mai amato,
di finire la mia vita senza pretese se non quella
di diventare per un solo giorno cicala,
avendo passato tutta la vita da larva.

01 settembre 2010

Insonnia / Insomnia


L'insonnia che ti può
mettere un
grillo
nel suo cantare
non si può paragonare ad altro che non al
fatto che lui stesso ti ricorda del perché
sei in vita, del perché tutti i giorni resti
a contemplare tutto quello che è suo.
Scrivere parole che appaiono senza nessun significato
ed invece sono....vere e sincere di quel incontrarsi giornalmente....
magari solo per scorrazzare insieme e nuotare nei carciofi
abbracciarsi e.......amarsi.
Mi vedo stanco della mia insonnia,
peso singolarmente le parole del
grillo
e in realtà sento nel mio animo un canto liberatorio.
Schiavo della stupidità altrui rimango esterrefatto nel diniego dell'evidenza
ma solo una mente superiore può decidere di attuare tutto ciò.....
sarò mente e mi avvarrò della facoltà di non ascoltare......
canti o no il
grillo
è stato scoperto e la sua cacciata
notturna non gli giungerà mai buona.....


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The insomnia that you can
put a
cricket
his singing
can not be compared to anything other than the
that he reminds you of why
you are in life, because every day remains
to contemplate all that is his.
Write words which appear with no meaning
and instead are .... true and sincere to meet that day ....
maybe just to run around and swim together in artichokes
e. ...... loving embrace.
I feel tired of my insomnia,
weight of the matching words
cricket
and really feel in my heart a song liberating.
Slave to the stupidity of others remain terrified of evidence in denying
but only a superior mind can decide to implement everything .....
I will use my mind and the right not to listen ......
songs or not
cricket
was discovered and its expulsion
night does not ever come good .....

30 agosto 2010

William e le donne

Le ragazze sono come le mele sugli alberi. Le migliori sono sulla cima dell'albero. Gli uomini non vogliono arrivare alla migliori, perché hanno paura di cadere e ferirsi. In cambio, prendono le marce che sono cadute a terra, e che, pur non essendo così buone, sono facili da raggiungere. Perciò le mele che stanno sulla cima dell'albero, pensano che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà "Esse sono grandiose". Semplicemente devono essere pazienti e aspettare che l'uomo giusto arrivi, colui che sia così coraggioso da arrampicarsi fino alla cima dell'albero per esse. Non bisogna cadere per essere raggiunte, chi avrà bisogno di noi e ci ama farà di TUTTO per raggiungerci. La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, nè dalla testa per essere superiore. Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, e accanto al cuore per essere amata.

William Shakespeare

"L'amore è la più saggia delle follie,
un'amarezza capace di soffocare,
una dolcezza capace di guarire."


William Shakespeare


29 agosto 2010

Giovani studi


La ricchezza delle forme e la bellezza dell'io davano
alle sue storie un non so' che di ancestrale.
Mi scervellavo sul come trovare piu' di una soluzione
ma il calcolo matematico era astruso,
incomprensibile.....
Non credevo ci fossero soluzioni e davo per postulato
l'assioma, pensavo al verde, al giallo ed al violetto
ma nulla nemmeno nei colori avevo praticita'
dipingevo con i suoni della mia stessa specie,
studiando come potevo risolvere quel complesso sistema.
La conoscenza di testi di giovanili studi non serviva.

Rompicapo


Represso nel mio piu` bel dire
mi avvinco del mio piu` cattivo pensiero,
foreste di mangrovie si presentano tra
i miei desideri.
Complico cio che mi precede
inibisco per cio` che mi segegue.
Confuso e rammaricato cerco la lotta
ma sono assai rare le vittorie,
il piu` delle volte sono sconfitto da questo
rompicapo che e' la vita.

20 agosto 2010

simboli




Se solo chi giudica guardasse in fondo al simbolo capirebbe che non tutto si puo' considerare cosi' come si vede........
Quindi eccoci....pensate a quello che volete....

16 agosto 2010

Insensatezza

Non credo in un divergenza netta, ma in un frattale che mi esaspera nello stare lontano da chi, solo con un turbinio di pensieri possa farmi vivere nell'isensatezza.
Le barche piu' belle mi passano sopra.
Le vedo.
Sono lontane da me.
Tritone consapevole che la sua sirena si nutra di uomini, aspetto il suo sazio ritorno.
Sentendola cantare, mi danno di essere tritone e cerco la via piu' veloce alle profondita' piu' scure di questo ionio che mi ha partorito, cercando di non pensare aspetto.

09 agosto 2010

Felicità



Alla fine di tutto,
quando non pensi più di poter andare avanti,
le idee che ti passano per testa,
diventano nuovo motivo per non arrenderti.
Senza indugiare, ti accontenti di ciò che hai.
Credi di poter essere senza apparire
e parlare per essere capito.
Vivere è l'unica soluzione....
Rendersi conto che senza mordente non ci sarà mai nulla,
può togliere o dare la felicità.....
dubbio Relativistico lontano dal mio pensiero
che non rimane mai a metà ma è o bianco o nero........

03 agosto 2010

Fagioli dagli occi neri - Incontrarmi a metà strada

Non posso andare ancora oltre
Ti voglio così maledettamente, è il mio desiderio più grande

Ho trascorso il mio tempo a pensare pensare pensare a te
ogni singolo giorno, sentivo davvero la tua mancanza
e tutte quelle cose che di solito di solito facevamo
Hey Girl, come va come va, di solito eravamo solo io e te

Ho trascorso il mio tempo a pensare pensare pensare a te
ogni singolo giorno, sentivo davvero la tua mancanza
e tutte quelle cose che di solito di solito facevamo
Hey, come va ragazza, come va, come va

incontrami a metà strada, proprio alla Boarderline
è lì che ti aspetterò
Ho cercato, notte e giorno
ha portato il mio cuore al limite, ed è qui che resterò
Non posso andare ancora oltre
Ti voglio così maledettamente, è il mio desiderio più grande

ragazza, ho viaggiato intorno al mondo e anche solcato i sette mari
in tutto l'universo ed anche altre galassie
Dimmi solo dove vuoi, dimmi solo dove vuoi incontrarmi
mi sono mosso in ogni direzione per essere dove sei
perché ragazza io ti voglio, io, io, ti voglio adesso*
Ho viaggiato le sopra citta (città), ho viaggiato le città sotto
Voglio averti intorno a me (intorno), ogni singolo giorno
ti amo in tutti i modi...modi

incontrami a metà strada, proprio alla Boarderline
è lì che ti aspetterò
Ho cercato, notte e giorno
ha portato il mio cuore al limite, ed è qui che resterò
Non posso andare ancora oltre
Ti voglio così maledettamente, è il mio desiderio più grande
Non posso andare ancora oltre
Ti voglio così maledettamente, è il mio desiderio più grande

Passiamo il ponte ed arriviamo all'altro lato
solo tu e io (solo io e te)
Io volerò,volerò nei cieli, per te e me (per te e me)
Cercherò, fino a quando morirò, per te e me,per te e me, per te e me
per per te e me, per per te e me, per te e me

puoi incontrarmi a metà strada (yup yup)
puoi incontrarmi a metà strada (yup yup)
puoi incontrarmi a metà strada (yup yup)
puoi incontrarmi a metà strada (yup yup)
incontrarmi a metà strada, proprio alla Boarderline
è lì che ti aspetterò
Ho cercato, notte e giorno
ha portato il mio cuore al limite, ed è qui che resterò
Non posso andare ancora oltre
Ti voglio così maledettamente, è il mio desiderio più grande
Non posso andare ancora oltre
Ti voglio così maledettamente, è il mio desiderio più grande





25 luglio 2010

buio ed armonia




Forse la mia unica necessita'
e' il buio.
Senza lui attorno non potrei respirare
chissa' forse non avrei vita,
forse mi piace complicare la vita
per evitare la mia vita complicata.
Il buio di cui parlo e' una spirale
dalla quale non posso piu' uscire.
D'altronde e' meglio cosi'.
Milioni di pensieri mi frullano
in testa senza ordine.
Completamente sfatto
da un tradimento
l'unica giustizia e'
torna ad essere quella vita
complicata a cui cerco di sfuggire.
So soltanto che sentimenti
di questo tipo non possono
essere provati....
la gente mi esterna cio' che non e'
offrendomi l'opportunita' di dire ancora
una volta che e' meglio provare
anziche' esternare.
Senza dire, ne illudere....
cado in fallo ogni volta,
provo dollore nel dover mettere
i tasselli nei posti giusti....
ma alla fine mi ritrovo a
dover lasciare nuovamente la luce
a cui mi ero avvicinato, mi trovo.....
spossato.....
stanco.......
arrabbiato....
so anch'io indurire il mio animo,
come ho sempre fatto e come faro' sempre.

24 luglio 2010

ringraziamenti


A colui che guarda
agli amori con trasporto,
mi trovo sempre
su questi fogli,
triste di sapere che sfingi alate e nascondigli
per i pensieri comunicano piu' del mio scrivere.
Forse questa non sara' poesia, ma di sicuro,
sono io a tenere tranquillo il mio
animo folle e ribelle,
cercando in qualche modo la via
del domani, per la sincerita' di un addio.



22 luglio 2010

Cercando dentro la mia anima / Looking inside my soul

Come un geco,
rimango attaccato al vetro del mio Io,
sperando in qualche modo,
di stare il più vicino possibile alla luce.
Si, la luce,
quella stessa che emana la mia anima.
Immersa continuamente nell'oscurità più profonda,
sono abbagliato, dalle mie stesse passioni
non mi accorgo dei cambiamenti
repentini che avvengono attorno a me
e sono di continuo esposto a rischi inutili.




Like a gecko,
remain attached to the glass of my ego,
hoping somehow
to stay as close as possible to light.
Yes, the light,
the same that emanates my soul.
Continuously immersed in darkness deeper
are blinded, by my own passions
I do not notice changes
sudden happening around me
and are constantly exposed to unnecessary risks.


18 luglio 2010

Il vento e la mia vela

Il vento sfiora velocemente la vela
il rumore si fa quasi assillante
la barca procedendo fendeva
la superfice dell'acqua sempre piu' in fretta.
Siamo soli io ed i mei pensieri
centinaia di imput mi arrivano da ogni dove
ma nulla tutto mi riporta a un pomeriggio di giugno
tra le cime piu' impervie dei nebrodi a guardare una cascata.
Sono la, mi ritrovo solo come al solito, sapendo che colei che potrebbe
sostenere i miei pensieri, e' vincolata dalle mie stesse ragioni.....
mi sento preda di un amore folle che mi uccide piano piano..........
il mio spirito era di nuovo in barca, vedevo i fraglioni lontani......
sentivo di nuovo il vento sulla vela..... attenuoavo quel pensiero.....
e prima di soffrire ancora, pensavo solo allo scorrere del mare.

15 luglio 2010

Tempo d'estate / Summer Time







I ritmi di questa musica mi fanno andare in disibilio, vorrei essere ai Caraibi, ma forse per adesso è meglio solo sognare.........


Sognare la mia anima che
via dal corpo si alza in volo
esprimendo la lucida consapevolezza che
viaggiare resta semplicemente il miglior sistema di
arrivare all'estasi.

Lavorare su un sogno, pensandoti. (Questa poesia di Bruce mi ha inspirato tanto)




Là fuori le notti sono lunghe, i giorni solitari:
penso a te e lavoro su un sogno,
lavoro su un sogno.
Le carte che ho calato sono per una mano pesante, mia cara;
ho raddrizzato la schiena e lavoro su un sogno,
lavoro su un sogno.
Lavoro su un sogno
anche se a volte sembra così lontano,
lavoro su un sogno
e so che sarà mio, un giorno.
La pioggia cade, sollevo il martello:
le mie mani si sono indurite a forza di lavorare su un sogno,
a forza di lavorare su un sogno.
Lavoro su un sogno
anche se i problemi mi suggerirebbero di restare coi piedi per terra,
lavoro su un sogno
perché il nostro amore scaccerà via ogni problema.
Lavoro su un sogno
anche se sembra così lontano,
lavoro su un sogno
perché il nostro amore lo farà avverare, un giorno.
Il sole sorge, salgo la scala,
un nuovo giorno è arrivato e io lavoro su un sogno,
lavoro su un sogno.
Lavoro su un sogno
anche se sembra così lontano,
lavoro su un sogno
perché il nostro amore lo farà avverare, un giorno.

13 luglio 2010

Unicità / Uniqueness


La nostra unicità può essere paragonata a due tralci d'uva dirimpetto tra due filari....
All'esterno sembrano avvizziti, vecchi, stanchi di produrre il loro grappolo, martoriato da milioni di insetti che a stento sopravvivono di quella poca linfa che riescono ad estorcere..... Ma sottoterra, avvinghiano le loro radici in modo indissolubile. Inequivocabilmente, sentono i loro feromoni e si amano in modo consapevole e nascosto...... insazi dei loro pensieri più belli che fanno vivere di luce riflessa tutto ciò che gli gira attorno......


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Our uniqueness can be compared to two branches of grapes between two opposite rows ....

Outside appear withered, old, tired to produce their cluster, battered by millions of insects that barely survived that little sap who can extort ..... But below ground, clinging to their roots so indissoluble. Clearly, they feel their pheromones and love consciously and secretly ...... unsatisfied of their most beautiful thoughts that bring to light reflected everything that revolves around ......






06 luglio 2010

divergenze e convergenze

Verso te pendono pensieri caotici nella quiete di un cervello in movimento perenne e fluttuanti sensazioni nel fragore di un corpo apparentemente statico, ma colmo di energia vitale..che a tratti implode, a tratti esplode. E poi una commistione di idee che, nella episodica divergenza tendono a convergere verso una meta unica.


questo pensiero non e' mio ma della persona a cui pendo totalmente.......


02 luglio 2010

La postilla ad un mio apparire / The postscript to my appearance

Come per incanto, mi sentii travolto da una sensazione

estrema, che nella mia mente, subito, ha tardato ad arrivare. Ero spaventato da un mio cambiamento.

Tutto però mi parlava di te, mi diceva che quella sensazione, non doveva

travolgermi, ma aiutare a cercare quello che in realtà aveva scaturito.

In pochi giorni, tutto mi era crollato addosso. La fortissima emozione della tua presenza mi faceva capire che

non siamo mai come ci giudicano, ma come vogliamo che gli altri ci vedano,

armeggiamo al meglio con il nostro pensiero per non essere sopraffatti dalla pressione che altri esercitano.


Forse la forma non è il meglio delle qualità, ma ti assicuro che

ognuno si sente di poter raggiungere la propria virtù non

tormentandosi di apparire per amore, ma semplicemente

idealizzando se stessi nella persona che può essere più simile a te in un turbinio di sensi.


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As if by magic, I felt overwhelmed by a heightened sense

that in my mind, just been slow in coming. I was frightened by my change.

But everything you talked to me, told me that the feeling in some way should not overwhelm, but to help to find what in reality had emerged.

Within days, everything had collapsed on him. The strong emotion of your presence made me realize that

we are never as judge us, but how we want others to see us, tinker with our best thinking to avoid being overwhelmed by the pressure that other exercise.


Perhaps the form is not the best quality,

but I assure you that

everyone feels they can reach their virtue not twisting to look for love,

but simply idealize themselves in person may be more similar to you in a whirl of senses.

03 giugno 2010

La morte vista da un cantautore emergente

"...... Amuri mio la vita é n'estate
lassa stari i corvi lassu`
ca non c'é Diu ma cantu di streghe
e n'to lettu c'é un diamante che ho nascosto
e po` pigghiari sulu tu......"


Il ritornello della strega la dice lunga.....

Il cantautore vuole sicuramente divertirsi a prendersi gioco di chi ascolta.
Di sicuro ci vuole far capire che questo inno alla vita e` l'essenza stessa dell'animo umano in modo molto velato.
Viene contemplato perfinno il mettere fine ad un'estinza fatta di una ricerca "matta e disperatissima".
La lingua della strega, nella sua essenza, da molta enfasi al desiderio di vivere appieno la "condizione" vita senza pensare troppo a conseguenze e scelte sbagliate.
Lei stessa personifica la morte, che mette fine a credenze popolari che danno al clero ed alla chiesa cattolica apostolica romana totale ed assoluto potere sull'educazione o sul comportamento di noi poveri mortali.




01 giugno 2010

nascosto mi cercavo

Agitato non mi volevo nascondere
fui costretto.....
Sgattaiolai subito fuori dal mio rifugio
ma cosa avrei potuto fare?
Nulla avrei sempicemente
ridotto la mia agonia.
Largamente mi sarei impegnato
perche' tutti non rimanessero mal come
me.

26 maggio 2010

ritorno al caos



Penso che mi possa bastare........
Accettare...........e perché quando si può ottenere
non chiedete cosa,
mi sfugge, come sabbia tra le dita..............
Mi sento come un gatto, che cammina su una ringhiera sottilissima,
pronto a farlo cadere,
anche con un soffio di vento, basterebbe.
......ma sempre di un gatto si tratta.
Cade sempre in piedi.....da qualsiasi altezza.......
ha tante vite o meglio rivive.....
l'attenzione massima adesso si deve prestare nel toccarlo....
I gatti sono instabili anche se non minacciati...
vai per carezzarli e graffiano o mordono........
Il graffio del gatto è una malattia.....molto seria
colpisce i linfonodi, li infiamma, li rende instabili...
Torno ad essere APEP.

24 maggio 2010

Onde elttromagnetiche/ Electromagnetic waves

Lasciando la via della nostra esistenza,
guardo all'essenza delle cose.
Mi piace leggere di te,
come droga mi invadi,
mi sento quasi stanato dal mio stato di torpore.
Somiglio sempre più ad un animale da circo.
Drogato,
scelgo di accovacciarmi
al bordo della lussureggiante savana,
bagnata dalla piena del fiume.
Ricca, abbondante di selvaggina.
Non mi persuado che la mia realtà
è una gabbia dorata
fatta di carni tritate.
Me ne cibo
e sopisco la mia arroganza di re
aspettando semplicemente
di poter rivedere un'altra onda elettromagnetica........

Leaving the path of our existence,

I look at the essence of things.

I like reading you,

Invade me like a drug,

I almost feel flushed from my lethargy.

Increasingly resembles a circus animal.

Drugged

I choose to squat

at the edge of the lush savannah

wet from a flood.

Rich, abundant wild game.

I am not persuaded that my reality

is a gilded cage

made of minced meat.

I food

fall asleep and my arrogance of kings

simply waiting

can review another electromagnetic wave ......


Gelato



Hai mai assaporato un gelato in pieno inverno?
Qui, da noi, c'è un barista che ne fa di tutti gusti, in tutti i periodi dell'anno.
D'estate mangio granite, d'inverno gelati.
I miei figli fanno mernda con una coppa di fior di latte e vaniglia, davanti ai cartoni....io no, proprio no.
Gusto il mio gelato al pistacchio e torrone, comodamente sdraiata sul lettone.
Il torrone è dolce, un gusto intenso, un mix di cannella e nocciole. Il pistacchio è verde come i piselli, il torrone bianco trasparente, appiccicoso, lipposo. I pistacchi sono dei semini verdi contenuti in una capsula con una piccola fessura......che buoni i pistacchi di Bronte!
Il torrone può essere a barrette dure, che non le tagli neanche con un coltellaccio, oppure morbido, come quello pernigotti....che non ve lo consiglio perché è di fabbrica, non è artigianale.
Mi godo il mio gelato, in pace. Lo lecco con movimenti avvolgenti e, quando è pronto, perché è ben rotondo e non sbavato, non gli dò il tempo di sciogliersi perché lo gusto a pieno, tutto in un sol boccone. Non è solo un succhiarlo, no, a questo punto il gelato và gustato nella sua totalità ed interezza.......ne farei indigestione, ma mi limito...ci tengo alla linea!!


IsIdE

Iside

Già in passato questo blog ha portato alla luce scrittori che come me vogliono farsi Sentire......vedi Happy Boy 89.
Oggi è il turno di Iside, dea dell'Eros, con la E maiuscola, che sa toccare gli animi degli uomini come poche donne sanno fare.........
Lei scriverà qualche piccola novella per la nostra comunità, e ci aiuterà finalmente a capire come una donna vede le stesse cose con occhi diversi.......quello che posteremo insieme saranno degli scritti, dei piccoli racconti che aiuteranno a capire ciò che ogni "uomo" sogna.........la verità di ciò che le donne sentono e vedono nel nostro vibrare.
Invito a seguire la sua rubrica, che sarà sporadica, ma decisamente molto interessante.

22 maggio 2010

Lo scrittore da solamente "input"

L'amore che mi scorreva dentro
Iniziava a prendere nella mia mente la sua piega.
Nasconderlo per la sola voglia di essere casa,
Di essere madre, mi avrebbe nascosto
Ancora più rintanato......Io....mi avrebbe fatto perdere......

La vita sarebbe stata ancora più una selva oscura,
Invece di avere la realtà a portata di mano, mi avrebbe
Oltremodo portata in una dimensione diversa, parallelamente, sarei
Tornata ad occuparmi di cose vicine alla mia esistenza, senza vincere i miei
Tormenti, senza diventare
Audace, senza vivere.

13 maggio 2010

Poveri ingenui

Sensazioni che non capisco
ardori che si accendono
azioni che non corispondono.
Pallaitivi di una sicura sconfitta.
Perciò ho bisogno di te.

--
Inviato dal mio dispositivo mobile

02 aprile 2010

Per Costantina

Come la luce di una luna

Oltremodo splendente, non mi potevo

Salvare dal

Taglio che dovevo dare a quella cosa chiamata

Amore.

Non mi sarei mai aspettata di dover

Tanto sorridere a quelle che erano

Interferenze al mio io.

Non mi sarei mai aspettato di dovere di nuovo

Amare.

19 marzo 2010

A me luci

Prima ca nascevi,
mi pigghiava a cunfusioni i testa.
Pinseri assa giravunu tornu tornu a cosi inutili.
Ieru 'nta l'aria.
Pezzi di casa ca divintavanu sempri cchiu rossi,
acqua fridda chi faceva arrisagghiari,
pinsava a cosi ca non esistevunu,
l'amuri,
i sordi,
a saluti.
Non capeva.
Ddà gran cufusioni jera sulu picchi non sapeva leggiri 'nta natura di cosi.
Anarfabeta, m'arraggiava.
Idda mi faceva spacari u munnu,
nun putiva truvari,
non sapeva circari e mi pigghiava a cunfusinoi i testa.
Ora capisciu.
Sulu ora sacciu.
Di segni
eranu nu scrittu chi parravunu i tia
erunu un cantu ca mi cuntavunu i tia.
Sugnu ancora cca a circari i leggiri cacchia iautra parola
ma ormai mi ni futtu si la capisciu o no,
ormai sacciu,
sugnu allu pinninu,
commu a tutti.
Sciddicu 'nta sta vita 'nsilenziu.
Ormai sulu tu si lu me frenu,
sulu pi tia restu...
a me luci.

11 marzo 2010

The tale of Interior eye ovvero la favola dell’occhio interiore.

Non tantissimo tempo fa, passeggiavo in un porto in compagnia di un uomo, forse un amico, forse un fratello, non sapevo, e mi lasciavo andare allo scorrere degli eventi, aspettando che un colore tenue mi invadesse. Vaneggiavo sul da fare per una tornata importante, che mi vedeva catapultato tra cattedrali e uomini, riuniti su grandi tappeti, che facevano dei saloni importanti, un loro habitat naturale.Pensavamo a come far insediare il mio pensiero tra milioni di pensieri di un centinaio di persone volti a energie che non sembravano assolutamente focalizzate al nostro scopo ultimo.Parlando con il mio compagno mi resi conto che gli aggettivi che gli davo all’inizio erano solo degli appellativi, ero con un uomo Felice.Incuriosito, volevo rendermi conto della felicità dell’uomo che era con me, perché aveva quel senso di pace che mi faceva trovare in lui una energia esasperata ed una irruenza che si era chiusa come una ferita profonda nella sua anima. Gli chiesi in modo diretto perché era con me quel giorno. Felice, mi rispose, che nella sua vita aveva cambiato rotta perché aveva trovato insensato quello che faceva da giovane e che avrebbe fatto di tutto per trovare altri uomini che non si contornavano solo di esteriorità, come quelli che aveva conosciuto.
Mi fece capire che in realtà la sua felicità non gli veniva dal comandare dei diseredati, ma dal trovarsi insieme a gente, che non vedevano di buon occhio il vecchio detto, importante per la nostra psiche isolana: “u cummanari je megghiu di futtiri”.
Li capiva, capiva la loro vecchia sofferenza, le loro ferite erano uguali, si erano trovati e sicuramente riconoscendoli non aveva avuto più bisogno di cercare. Il tutto si sarebbe costruito da solo.
Felice mi spiegò la teoria “in tutto il creato è il bene a vincere sempre”.
Infatti dimostrò di conoscere bene le vecchie storie di Trismegisto che voleva dominare il i simboli, ma realmente capì, come me oggi, che ogni uomo è un isola, di un arcipelago molto frastagliato posizionato geograficamente attorno al trentatreesimo parallelo. Il pericolo vero sta nel divincolarsi in quell’intrigo di canali che si dipanano in modo molto insidioso per i naviganti. Uno sbaglio e cozzi in modo irreparabile con le altre terre emerse.Si potrebbe affondare da un momento all’altro, essere fagocitati da una balena e non vedere più la vita se non con una guida, una persona che nel tuo percorso ti può essere vicina, ti può aiutare a trovare la via. Mi fece capire che il passo successivo al paese delle meraviglie, era soltanto la vita di un burattino che lasciato senza fili si ribellava e non trovava pace in questa società che ti vuole invece, essere umano come tutti, legato a sottili fili che solo in pochi manovrano. Intuii dalle sue discussioni astratte che fare dei piccoli spostamenti, impercettibili agli occhi dei burattinai, mi avrebbero dato la felicità di un movimento tutto mio.
Mi stava spiegando, velatamente, che dai micro movimenti sarei arrivato a movimenti sempre più ampi, finché con degli strattoni avrei strappato i fili, mi sarei mosso del tutto liberamente in quel labirinto di isole senza che nessuno potesse farmi sentire in difficoltà.
Lui si muoveva libero e per questo era Felice.<
Alla fine della nostra passeggiata, Felice stese la mano e mi offrì cose di cui non credevo l’esistenza, oro monoatomico e polvere di proiezione, prendendoli da una tasca.
Non vedevo l’altra mano, mi preoccupai, uno sconosciuto con due caramelle.
Già accentarne una è difficile.
Mi fece pensare ad un tranello.
Nessuno ti da niente per niente, ma il mio istinto non mi ingannava mai. Era come se ci fosse un impulso che spingeva ad agire un sesto senso che mi poneva fiducia.
Li ingerii.
Mi trovai da subito catapultato nella ricerca, mondo fatto da estenuanti e tumultuose maratone notturne per leggere i manuali dell’apprendista stregone, mi distoglieva dal mio scopo: il movimento.
Ogni tanto pensavo a quale fosse il movimento che avrei dovuto fare per non insospettire il burattinaio che reggeva le mie fila, ma non avevo tempo e dovevo leggere altro.
Nel mio girovagare però iniziò una musica. All’inizio incomprensibile, piena di allusioni all’odierne sporcizie politiche, poi piano piano mi sembra di sentire in mondo franco il pensiero dell’artista che la battezzava alle nostre cose questa melodia che in realtà era un canzone.
Adesso capivo bene e le parole finali sono una poesia a me già nota che cito poiché mi colpirono molto:
“…..Ma quando ritorno in me, sulla mia via, a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato mi basta una sonata di Corelli, perché mi meravigli del creato.”
Mi illuminai, era palese, il burattinaio era parte del creato.
Allora lo vidi, in alto, che guardava in giù, verso di me e mi accorsi dei fili.
Capii che oro monoatomico e polvere di proiezione non erano semplicemente il modo di sfuggire dalle grinfie del mio burattinaio, ma il sistema di trovarsi a contatto con il creato.
Non erano dei fili reali che arrivavano alle parti del mio corpo, erano fili che entravano nella mia psiche.
Il burattinaio era quello che mi suggeriva i pensieri…..
Allora il vero movimento sta nel pensiero, pensai. Sentii tirare forte, un filo si spezzò subito facendomi un male cane.
Mi viene di fronte il cappellaio matto, ma non più come personaggio di un libro ma come carta da gioco. Il suo ghigno inquietante promette vittorie non sofferte e la sconfitta degli avversari, il rapido ribaltamento della partita. E’ la logica del caos “forza irrefrenabile” scagliata contro “elementi inamovibili”. Questo scavalca tutte le regole, può fare quello che vuole, così è il Bagatto. Rappresenta il caos. Si spezzò un altro cavo che teneva imbrigliato il mio pensiero.
Tutto, si muove con logica per il burattinaio, ma tale logica se volta al caos anche in modo minimo, porta ad un desiderio di tradurre in anarchia ogni cosa, ogni azione, in modo che l’anarchia prenda il sopravvento dimostrando che la medaglia della realtà possiede una sola faccia.
Continuarono a rompersi i cavi, mandandomi le prime volte quasi al Creatore.
Ormai è passato un po’ di tempo, ed oggi mi trovo a combattere il burattinaio perché non vuole rassegnarsi alla realtà dei fatti. La maggior parte dei suoi fili sono ormai tranciati, ma cerca sempre di metterne di nuovi lanciando degli arpioni che fanno appiglio alle mie paure ed alle mie insicurezze.
Fa di tutto per non perdere il suo potere, mi scaglia addosso forze pazzesche ma non capisce che il processo è irreversibile i suoi fili continueranno a staccarsi.
Il concetto di tempo mi ha scavalcato, non mi ha smosso, oggi mi trovo ancora a percorre la strada con Felice. Il caos che ho creato nella mia testa per rendermi libero è ancora in atto e non mi importa di rimanere fermo su un gradino di questa scala ad aspettare per il passo successivo.
Ormai credo tanto in Felice, che per lui ho perfino ucciso aiutanti del burattinaio.
Non mi importa della zizzania che può crescere nel mio percorso. Ho deciso, il caos è solo mio e nessuno mi può fare cambiare rotta, mi districo tra le altre isole vedendo solo dei poveri infelici che non hanno capito e comunque non capiranno il perché di certe azioni. Sono isole piccole anche se sembrano posizionate tutte in punti strategici, arse dal sole dove non esistono sorgenti d’acqua e la vita prospera solo per brevi precipitazioni o per la caparbietà sottraendo un po’ di sale al mare che le circonda. Isole così non vale la pena viverle, nemmeno da naufraghi. E poi ci sono isole invisibili che appaiono di punto im bianco, che sulle tua mappa non sono segnate, sono quelle in cui il drago cinese regna sovrano, nell’umido della sua sorgente, a cui attingere in modo continuo quasi esasperante, dove tutte le navi si fermano. Isole inesistenti con porti dai mille magazzini.
Spesso quando si sgancia un filo del burattinaio, vi approdo o per caso o per destino, e trovo risposte che il drago in modo diretto mi da, senza mezze misure, senza pensare al perché, mi sento protetto da lui.
Sono su questa rotta e non ho ragione, la zizzania non è altro che carburante pulito da mettere nel serbatoio della mia isola che ho tramutato in nave, per continuare a muovermi fino alla fine. Non sento nemmeno il peso di un carico che sto trasportando. Guardo al passato cercando di non affondare tra i ricordi per tracciare nuove rotte e varcare mille altre porte.
Al grosso drago devo molto, così come a Felice. Mi hanno insegnato senza volere nulla in cambio, senza chiedere, come mai era successo prima. Non provo vergogna ad attingere alla loro conoscenza, non voglio dare più peso alle interferenze del burattinaio. Voglio fare terra bruciata attorno a lui, senza bruciare io stesso, per impedirgli di paralizzare il mio pensiero.
Voglio trovare la mia pace, voglio vivere felice e contento come in tutti gli happy ending delle favole, ma ho ancora tanti cavi da tranciare per essere completamente libero.