02 maggio 2007

La Vita Perigliosa di Giosuè Parte 3

Giosuè, era sposato con una figlia, ma non era molto felice, la moglie e la bimba vivevano lontano da lui in una grande e bella città vicino ai nonni che potevano con il loro potere economico offrire tutto le opportunità che la vita proponeva a Rosario.
Quella sua di ritirasi in un piccolo centro non era sicuramente il non amare la moglie, ma l'odio per il suocero che in qualche modo al solo stargli vicino gli cambiava la vita.
Aveva percezione, che la la sua cattiveria venisse fuori, dando il peggio di se. Quando era con lui e la compulsione a trovare altre persone che lo circondassero per farlo zittire era irrefrenabile diventava appiccicoso ed intollerante come a volere praticare il mobbing di quel tizio che tanto detetestava.
E poi il paesello, la libertà di scelta per persone con cui scambiare opinioni e commenti su tutto ciò che gli accadeva nella grande città e poi c'erano loro le donne che gli rendevano la vita più felice femmine di tutte le età e di tutte le razze che erano li a sua piena disposizione donne che gli davano piacere fisico e piacere intellettuale o entrambe.
Erano loro quelle da cui Giosuè scappava, le donne con cui si poteva dialogare, era come essere prigioniero in un lager nazista e combattere contro la fame mantenendo la propria dignità.
Non voleva tradire, ma la sua posizione era invidiabile, riusciva a parlare con tutte le donne, di tutte le età e poi era davvero bello i suoi occhi erano grigi e anche se teneva i capelli corti erano davvero tanti e si sistemavano da soili senza che facesse gesti o usasse unti innaturali, fisico da nuotatore insomma un mix che facevano del tenutario dell'Hotel Nelson la persona ideale per essere corteggiata ed amata da quasi tutte le donne che lo conoscevano. Ma c'era Rosario la donna che più amava e che non poteva assolutamente perdere.
Perchè Rosario una bimba è bel che spiegato all'ecografia morfologica, al quale il suocero avevo assistito, era risultato un maschietto, perchè i medici più bravi avevano errato e per fare dispetto prorpio a lui Giosuè disse che avrebbe chiamato il primo genito come suo padre persona molto più bella del suocero ma assai meno influente nella società..............

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dammi cinque minuti del tuo tempo ..............
leggi quel che segue,
per favore.
Grazie, a


cicognani è il direttore del dipartimento di pediatria del
sant'orsola.
Questa poesia è stata scritta da una adolescente malata terminale di
cancro.
Vuole vedere quante persone la leggeranno. La poesia dice abbastanza.
Per favore falla girare. Ve la giro così come me l'hanno inviata....
E' stata spedita da un medico. Accertati di leggere anche ciò che è
scritto nelle frasi finali dopo la poesia.


DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.
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Inoltra questa email. Le e- mails vengono conteggiate.
VI PREGO SPEDITE QUESTA EMAIL A TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE e magari
anche a quelli che non onoscete.
E' la richiesta si una ragazzina speciale che presto lascerà questo
mondo a causa del cancro.
A questa ragazzina rimangono pochi mesi di vita e come ultimo
desiderio ha voluto mandare una lettera per dire a tutti di vivere la
propria vita pienamente, dal momento che lei non potrà farlo.
Se spedisci questa e mail al maggior numero di persone possibili,
potrai dare a Lei ed alla sua famiglia una piccola speranza perchè per ogni
nome a cui verrà inviata The American Cancer Society donerà 1 cent per
pagare le sue cure ed il piano di tentativo di guarigione.
Un ragazzo l'ha mandata a 500 persone! ma basta che noi tutti lo
facciamo ad almeno a 5 o 6 persone.
Non ti si chiedono soldi ma solo un po del tuo tempo.
Prof. Alessandro Cicognani
Direttore Unità operativa di Pediatria,
Università degli Studi di Bologna,
Policlinico S.Orsola-Malpighi,
Via Massarenti 11, 40138 Bologna
Tel. studio: +39 051 6364814
Fax: +39 051 390070
E- mail: alessandro.cicognani@unibo.it

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