07 febbraio 2011

Cassetti di rabbia.




Frugare nella cassettiera dei ricordi,
è la mia attività più assidua.
La trovo spesso piena di cose belle.
Raffrontando con il presente,
sono come anestetizzato dal fatto
che non ho più nulla da metterci dentro.
Non ho più ricordi che valgano la pena conservare.
Sono fermo.
Aspetto un qualcosa che mi dia spunto.
Ritengo la cassettiera,
pericolosa presenza,
per il mio io, estremamente instabile oggi,
sono in equilibrio sul filo del bordo oscuro del mio animo,
oltrepassato il quale quale diventerò cattivo.
Se avvenisse malauguratamente questo passaggio,
non ci sarà più il pensare alle persone amate,
l'affrontare lo sconcertante presente di petto.
Non violenza, pacifismo saranno il mio credo finché
non brucerà quella cassettiera e non avrà più senso ricordare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nu-mi cere eliberarea din stransoarea inimii mele
Esti ferecat acolo si cheia e departe.
Nu-mi aduce argumente , scuze inutile si
Nu-mi acoperi vederea cu culori mincinoase.
Uneori ma doare,ma zgarie , ma lasa
Dar e penitenta mea, a noastra…
“Condamnarea” la iubire eterna …

Anonimo ha detto...

Forse un po’ tutti frughiamo nella cassettiera dei ricordi per rivivere le belle emozioni. E’ la nostalgia di belle emozioni che ci spinge verso la cassettiera. Il pensiero che mi ha colpito molto dell’autore è la sua consapevolezza oltre alla sua speranza e l’obbiettivo di poter bruciare la cassettiera.
Interpreto cosí il suo pensiero: Se trovi la felicità, non è piú necessario conservare i ricordi del passato, il tesoro è il presente.
Augurandoti, che tu un giorno possa bruciare quella cassettiera, ti faccio i miei complimenti per questa tua riflessione.