01 luglio 2009

PRIMA GERARCHIA:

1. I SERAFINI sono menzionati da Isaia (6, 2), nella narrazione della visione che costituì la sua vocazione profetica, come esseri celesti che hanno il compito di lodare e di adorare incessantemente Dio proclamandone la santità. Il profeta li descrive con aspetto umano, dotati di tre paia di ali: col primo paio si coprono il volto, per indicare l'inaccessibilità del mistero di Dio, col secondo volano, col terzo si coprono i piedi in segno di riverenza. I teologi fanno dei serafini il più elevato in dignità dei nove cori degli angeli.

2. I CHERUBINI: Nell'Antico Testamento il termine sta a indicare esseri celesti, servitori di Dio (Sal. 18). La Chiesa cattolica li ha posti tra gli angeli e se ne è ispirata per la raffigurazione simbolica degli evangelisti, basandosi sul testo di Ezechiele (1, 5-14); sono ricordati da Dante (Convivio, II, 5 e Par., XXVIII, 99) come spiriti contemplanti il Padre nella sua relazione col Figlio.

3. I TRONI sono il terzo coro della prima gerarchia degli angeli, secondo la classificazione che risale allo pseudo-Dionigi l'Areopagita. Devono il loro nome ai troni su cui siedono. Portatori della Giustizia di Dio, sovrintendono alla corretta collocazione nello spazio e nel tempo dell’elemento creato.

SECONDA GERARCHIA:

1. DOMINAZIONI: primo coro della seconda gerarchia angelica. Stabiliscono i confini entro i quali l’elemento creato potrà agire, nel pieno rispetto delle leggi statiche e dinamiche che i Cherubini hanno stabilito in precedenza. Confini entro cui la nuova creazione potrà muoversi interagendo con gli altri elementi creati, secondo un principio di generale armonia e in ottemperanza alle leggi universali.

2.POTESTA’: terzo coro della seconda gerarchia angelica. Caricano l’elemento creato dell’energia vitale più adatta alla sua specie. Praticamente formano i suoi corpi sottili, infondono il "prana", modellano l’aura che permetterà l’espressione del Sé e difendono dall’attività eversiva delle forze maligne.

3. VIRTU’: Sono il secondo coro della seconda gerarchia e rimandano col loro nome alle virtù cristiane: Le virtù si distinguono: 1. per il loro oggetto, in teologali (fede, speranza e carità, che hanno Dio per oggetto formale) e morali (che hanno per oggetto formale qualcosa di diverso da Dio; le principali si dicono cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza); 2. per la loro origine, in infuse direttamente dalla Grazia divina e acquisite con la costanza del retto comportamento; 3. per il loro fine, in naturali e soprannaturali; 4. per il loro grado, in eroiche (proprie della santità) e comuni.

TERZA GERARCHIA

1. PRINCIPATI: primo coro della terza gerarchia angelica.Sono i protettori delle manifestazioni religiose e di culto che stabiliscono e conservano i legami tra creature e Creatore; costituiscono il ponte tra la manifestazione materiale e l’essenza spirituale.

2. ARCANGELI: gli arcangeli sono nominati nel Nuovo Testamento e nella letteratura apocalittica giudaica. La tradizione cristiana vi annovera Michele, Raffaele, Gabriele e talora anche Uriele.

3. ANGELI: termine generico con cui si identifica il più basso dei cori angelici, e raggruppa in generale i militi della Milizia Celeste, cui secondo la tradizione fa capo San Michele Arcangelo Angeli e creature Celesti sono anche presenti negli ambiti delle scienze occulte, nella magia e nell’esoterismo.

2 commenti:

Physics ha detto...

bellissimo questo universo angelico...

EvenStar ha detto...
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