05 ottobre 2010

Myrrha

Mi svegliavo ogni notte,
sentivo dei rumori lontano,
dal buio traslucido
della stanza da letto
venivano fuori ogni sorta di pensiero.
Mi focalizzavo su uno solo
ed allora la stanza si svuotava e
si riempiva di un profumo intenso,
dolce e speziato al tempo stesso.
Entrava su per il naso,
a primo impatto bruciava,
poi stordiva.
Di nascosto alla sera aspettavo
quel risveglio,
volevo sentirlo ancora,
anche solo per un istante.
L'attesa era inebriante,
il ricordo della sua pelle,
emanava quell'odore.
Inconfondibile,
era
Myrrha.
Da antico dono
era diventato il mio tormento.
Amata così intensamente aveva lasciato
il suo profumo in quel buio.





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