05 maggio 2011

Pitagora



La ragione che accede al migliore studio riordina e

singolarizza il sistema materializzando l'energia.

Solo così il volume energetico si esplica in modo univoco,

formando il simbolo che può anche essere visto.

Mi rivolgo a tentoni,

togli la scorza di orpelli incompleti ed agisci nella

malleazione della natura offerta.

Rivolgi il dire a te prima e poi all'orecchio in ascolto.

Quindi comprimi per poi esplodere in una magia d'essere

che centrizza l'uomo fino a fondere spirito energia e materia.





Libera interpretazione del 7° dei detti aurei pitagorici:


"Ma tu, coraggio: l'origine di quei mortali è divina,

a cui Natura va aprendo le arcane virtù ch'ella spiega.

Se di essi in te c'è qualcosa, verrai sin là dove ti esorto,

reintegrato e silente, e l'anima immune da mali.

Ma lascia i cibi ch'io dissi, nei dì che a far pura e disciolta

l'anima intendi: ed osserva, discevera e vàluta tutto,

e Intelligenza sovrana erigi ad auriga dall'alto."





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