21 aprile 2011

Il fabbricante di chiodi. Due giorni prima della pasqua.

Mi guardavo intorno vedendo che la mia opera era ormai compiuta.
Avevo freddo, la fornace era ormai spenta.
Era notte e guardavo attonito quello che avevo fatto.
Tutte le spade erano allineate e pronte, i legionari, le avrebbero prese l’indomani mattina.
Tra due giorni sarebbe iniziata la pasqua .
La Torah narrava di come Dio annuncia al popolo di Israele, schiavo in Egitto, che lui lo avrebbe liberato.
"In questa notte io passerò attraverso l'Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra le genti che tra il bestiame." "Io vedrò il sangue e passerò oltre, colpirò invece con il mio castigo l'intero Egitto, e a voi non succederà niente".
Così aveva detto Dio.
Ma ancora una volta siamo schiavi di questi ignobili esseri che si credono forti e usano la loro conoscenza per fare morte e distruzione ci vorrebbe un altro intervento di Dio.
Ma adesso basta, da domani non farò più nessuna spada, mi inventerò un lavoro, ho sentito che ad Azotus dai Filistei cercano maniscalchi che fabbricano chiodi per le navi.
Chiodi di bronzo purissimo.
Serviranno alla costruzione di un grande nave i miei saranno i migliori tra i chiodi di Azotus.
Domani mattina comincerò a forgiarne qualcuno.
Ho in mente mille idee voglio rendere più forte alla corrosione il mio bronzo, voglio essere il migliore.
Andrò a vedere cosa posso inserire ancora nella lega.
Inserirò ancora stagno fino a trovare la durezza giusta.
Senza accorgermi mi stavo assopendo.

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